Esce allo scoperto Emanuele Pozzolo sul caso dello sparo a Capodanno a Rosazza. Ecco l’interrogatorio verità del politico.
Era tanto atteso il suo interrogatorio e alla fine qualche dettaglio nuovo è venuto a galla. Emanuele Pozzolo, protagonista dell’ormai famoso sparo a Capodanno a Rosazza, ha dato la sua versione dei fatti agli inquirenti svelando chi, secondo lui, avrebbe fatto partire il colpo di pistola che ha ferito alla gamba Luca Campana. Il deputato di FdI avrebbe fatto accuse ben precise.
L’interrogatorio di Pozzolo sullo sparo a Capodanno
Alla fine la verità di Pozzolo è arrivata. Il deputato di Fdi, come riportato dal Rainews, accusato di lesioni colpose, porto illegale di arma da fuoco e di munizionamento in luogo pubblico, omessa custodia di armi e di esplosioni pericolose, ha dato la sua versione dei fatti alla Procura in un incontro che sarebbe durato circa 4 ore.
L’uomo, che ha sempre negato di aver sparato a Capodanno, adesso non solo ha confermato di non essere stato lui a far partire il colpo ma ha anche chiamato in causa un altro individuo. Pozzolo, infatti, ha indicato Pablito Morello, il caposcorta di Delmastro. Il deputato FdI ha spiegato che qualcun altro teneva in mano l’arma quando è partito il colpo. “È stato Morello a prendere in mano l’arma e a far partire accidentalmente il colpo”, quelle che sarebbero state le sue parole come riportato da Open.
Stub e munizioni
Al netto di quella che sarebbe stata la versione di Pozzolo, restano da chiarire alcuni punti. In primis la questione “stub”, l’esame sulla presenza di particelle di polvere da sparo sulle mani e gli indumenti a cui solo Pozzolo venne sottoposto, e a cui è risultato positivo. Il suo consulente, Soldati, nella perizia ha contestato la validità di tale test come prova. Secondo il consulente, il deputato sarebbe risultato positivo solo per una contaminazione generica da inquinamento. Inoltre, resta da capire anche il caso delle munizioni. Secondo il perito della difesa, non si tratterebbe di proiettili a espansione vietati dalla legge.