Nomine Ue, manca accordo nel Ppe. Timmermans stoppato

Nomine Ue, manca accordo nel Ppe. Timmermans stoppato

Rivolta anti-Merkel nel Ppe. La Germania propone Weber alla guida del Parlamento e appoggia il socialista Timmermans come successore di Juncker.

BRUXELLES – Forti tensioni nel Ppe circa le nomine in seno all’Unione Europea. I contrasti tra i popolari hanno indotto il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, di sospendere il vertice dei capi di Stato e di governo.

Il passo indietro di Weber

A complicare i piani è stata la decisione di Manfred Weber, popolare tedesco, il quale avrebbe rinunciato a guidare la Commissione europea a patto di essere eletto alla presidenza del Parlamento europeo.

https://it.wikipedia.org/wiki/Frans_Timmermans#/media/File:08._Frans_Timmermans_(7581827152)_(cropped).jpg

Il piano della Merkel

Nessun partito ha la maggioranza assoluta e così le famiglie politiche, in primis Ppe e Pse, devono trovare un compromesso. Lo scambio prevede il socialista olandese Frans Timmermans alla Commissione e, appunto, Weber al Parlamento di Strasburgo. L’accordo, sponsorizzato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, si completerebbe con il premier liberale belga Charles Michel alla guida del Consiglio Ue e la popolare Kristalina Georgieva come successore della Mogherini alla politica estera e di difesa comune. A Parigi andrebbe invece la presidenza della Bce, con il governatore della Banca di Francia, Villeroy de Galhau.

Parlamento Europeo

Rivolta interna

Il nome di Timmermans ha il sostegno di Germania, Francia, Olanda e Spagna. Ma la Merkel deve fare i conti con un’opposizione interna tra i popolari. Antonio Tajani, arrivando al vertice, ha affermato: “Per noi non è possibile votare un candidato socialista per la Commissione Ue perché si andrebbe contro la volontà popolare. Lo dico come vicepresidente del Ppe e come vicepresidente di Forza Italia“. Sulla stessa lunghezza d’onda, il premier irlandese, Leo Varadkar, e il primo ministro bulgaro Boyko Borissov.

Argomenti