Canosa, il presidente di Confindustria Puglia nel quadro per il patrono. Tela rimossa dopo le polemiche

Canosa, il presidente di Confindustria Puglia nel quadro per il patrono. Tela rimossa dopo le polemiche

Polemiche a Canosa: nel dipinto per il patrono è raffigurato anche il Presidente di Confindustria Puglia, alla guida anche della Fondazione Archeologica Canosina.

Ha fatto discutere il dipinto dedicato a San Sabino, patrono di Canosa di Puglia: di tratta di un’opera che la Fondazione Archeologica canosina ha donato alla cattedrale locale. Presidente della Fondazione è Sergio Fontana, numero uno anche di Confindustria Puglia. E come accadeva in passato, proprio Fontana è stato raffigurato nel dipinto per il santo patrono. Con tanto di mascherina, che un po’ stona nell’opera, ad essere sinceri. E la scelta dell’artista di inserire il presidente della Fondazione Archeologica (e di Confindustria Puglia) nel dipinto non è piaciuta. Anzi, le polemiche hanno portato a rimuovere la tela, che intanto era stata esposta.

Canosa, il presidente di Confindustria Puglia nel dipinto dedicato al patrono

Il problema, oltre che artistico, è anche politico, economico e morale. Come specificato dal sindaco di Canosa, l’opera è costata alla Fondazione una cifra vicina ai ventimila euro. E la Fondazione stessa vive e opera grazie ai finanziamenti del Comune. Di fatto con il denaro pubblico si è fatta una sorta di autocelebrazione della Fondazione. Non il massimo, insomma.

“Forse, non tutti sanno che l’opera è costata alla Fondazione Archeologica Canosina 20mila euro e che la Fondazione vive grazie ai finanziamenti del Comune di Canosa di Puglia pari a 70mila euro, di cui 15mila per la partecipazione alla Fondazione e 55mila per la gestione dei siti archeologici di proprietà comunale. Inoltre, nel 2021, la Fondazione ha ottenuto contributi per 50mila euro dalla Regione Puglia e per 5.000 euro dalla Bcc di Canosa”, ha dichiarato il sindaco di Canosa. “Della scelta e dei costi del quadro si è occupato il consiglio di amministrazione della Fondazione ai cui componenti, al fine di decidere se realizzarlo o meno, è stata presentata una bozza del dipinto che si discosta dall’opera realizzata. A seguito di questa discrepanza i tre rappresentanti del Comune di Canosa di Puglia si sono già dimessi, perché è venuto meno il rapporto di fiducia con il direttivo“, ha aggiunto il primo cittadino.

Chiesa

L’autore dell’opera: “Rivendico la piena autonomia nelle mie scelte”

L’autore della tela ha difeso la propria scelta stilistica rivendicando l’autonomia della propria scelta, negando quindi di aver ricevuto indicazioni sull’opera: “Rivendico la piena autonomia nelle mie scelte. Tengo a precisare che la scelta di tutti i soggetti rappresentati nella composizione, è frutto di una libera interpretazione artistica dettata dall’esigenza di raccontare la storia della devozione verso i santi, Sabino e Benedetto. Alcuni soggetti, non necessariamente santi, rappresentano il mondo laico e quello religioso, del passato e del presente. Tra questi ho scelto di ritrarre due autorevoli rappresentanti della comunità canosina di oggi: il presidente della Fondazione Archeologica canosina e l’attuale parroco della Cattedrale, nonostante gli stessi, nel corso della lavorazione, mi avessero espressamente chiesto di non essere ritratti“.

Il quadro è stato rimosso e riconsegnato all’autore

Alla luce delle polemiche, l’opera è stata rimossa e riconsegnata all’autore, il quale si è detto disponibile a rivedere e quindi modificare il dipinto.