Nissan, Carlos Ghosn è stato rimosso dalla carica di presidente
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Direttore: Alessandro Plateroti

Nissan, Carlos Ghosn è stato rimosso dalla carica di presidente

Presidente Nissan

Il dirigente brasiliano, detenuto in Giappone per aver falsificato le dichiarazioni dei propri guadagni, è stato destituito dalla guida del gruppo nipponico.

Fine di un’era per la Nissan. Carlos Ghosn, al termine di una seduta straordinaria del Consiglio di Amministrazione, è stato rimosso dalla carica di presidente. Il brasiliano, già rimpiazzato temporaneamente da Thierry Bolloré all’interno del Gruppo Renault, è stato esautorato anche dal Gruppo nipponico (in maniera stavolta definitiva).

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Una decisione unanime

Ghosn si trova tutt’ora in stato di arresto a Tokyo a seguito di quanto emerso da un’indagine svolta dalle autorità giudiziarie giapponesi; stando ai risultati ottenuti dagli inquirenti, il dirigente brasiliano avrebbe dichiarato guadagni inferiori rispetto a quelli reali. Da qui è poi scattato il provvedimento di fermo che ha colpito anche un altro membro del CdA Nissan, Greg Kelly.

Il procedimento giudiziario a carico di Ghosn ha spinto la Nissan ad approfondire le indagini aprendo un procedimento interno (che ha dimostrato come i due dirigenti abbiano fatto uso personale di beni aziendali) ed è stato convocato un Consiglio di Amministrazione straordinario. Al termine di una riunione durata ben cinque ore, i consiglieri hanno accolto con voto unanime la proposta avanzata da Saikawa Hiroto (annunciata in una nota stampa del 19 novembre scorso), uno dei membri del board. Contestualmente, anche Kelly è stato rimosso dalle cariche che ricopriva.

Presidente Nissan
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/jun_tokumori/10965810906

La commissione interna e la governance del Gruppo

Con la destituzione del presidente Nissan arrestato, i membri del board hanno approvato la formazione di una commissione interna, presieduta da Toyoda Masakatsu e composta anche da Ihara Keiko e Jean-Baptiste Duzan; il compito del nuovo organo sarà quello di organizzare le proposte che porteranno alla nomina del nuovo presidente Nissan.

La commissione avrà anche il compito, stando a quanto diffuso dal Gruppo di Yokohama in un comunicato stampa, di valutare la creazione di un comitato che acquisisca un parere esterno in merito alla gestione della governance e dei compensi dei dirigenti. Nessuna menzione per quanto riguarda i rapporti e gli equilibri interni all’Alleanza Renault Nissan.

Il conglomerato della Losanga, che ha solo sostituito temporaneamente Ghosn, ha ribadito più volte di volere e potere operare nell’interesse della continuità dell’alleanza (in cui Renault detiene il 45% delle azioni Nissan). Si tratta di un aspetto da non sottovalutare: se la governance della Casa di Yokohama dovesse mutare, non è detto che non possano risentirne anche i rapporti con il Gruppo transalpino.

Ad ogni modo, almeno per il momento, anche dal paese del Sol Levante l’intenzione è quella di portare avanti un sodalizio di successo; il CdA ha confermato che l’Alleanza va avanti e che l’obiettivo è di ridurre al minimo il possibile impatto dell’arresto del presidente Nissan.

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/elbilforeningen/8633422607

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/jun_tokumori/10965810906

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ultimo aggiornamento: 22 Novembre 2018 17:54

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