La presidente della repubblica magiara Katalin Novák incontrerà a Roma il presidente Sergio Mattarella e parla del suo rapporto con Meloni.
La prima presidente donna e la più giovane della Repubblica magiara, a 44 anni Katalin Novak è in visita a Roma per incontrare il presidente Mattarella e rilascia la sua prima intervista ad un giornale straniero. Molto vicina al leader nazionalista dell’Ungheria Viktor Orbàn con cui condivide l’amicizia con la premier Giorgia Meloni. Ex ministra della famiglia e numero due di Fidesz è una conservatrice e come Meloni si definisce cristiana e orgogliosa di rappresentare la sua patria.
Intervistata dal Corriere della Sera, Novak parla anche della posizione dell’Ungheria sulla guerra in Ucraina. Il governo magiaro si è opposto sia all’invio di armi a Kiev sia alle sanzioni contro Mosca pur non imponendo il suo veto. «Per me la domanda è come possiamo fermare l’aggressione russa evitando una Terza guerra mondiale. L’obiettivo degli ungheresi è vivere in pace. In quanto membro della Nato e dell’Unione europea, l’Ungheria è al fianco dei suoi alleati” sottolinea la presidente.
L’Ungheria vuole la pace, “Putin ha attraversato il Rubicone”
Ma la vicinanza con l’Ucraina fa sentire al paese magiaro la minaccia della guerra più concreta e reale, ricordando che 150mila ungheresi vivono oltre il confine dei Carpazi. Per cui la posizione dell’Ungheria è un immediato cessate il fuoco. “Siamo dalla parte degli ucraini, li stiamo aiutando oltre le nostre forze, l’anno scorso un milione di rifugiati sono arrivati in Ungheria a causa della guerra. A Kiev ho portato personalmente il sostegno e il contributo finanziario degli ungheresi per spedire 10 mila tonnellate di grano in Africa” sottolinea Novak.
Secondo la presidente ungherese “Putin ha attraversato il Rubicone. Occorre una posizione unita e forte” da parte dell’Ue. Per Novak l’affermazione dell’identità e degli interessi singoli nazionali non sono in contraddizione con l’unità. “La vera sfida per l’Europa è trovare l’unità accettando che la nostra storia, le nostre doti, le nostre culture, i nostri modi di pensare sono molto diversi” anche se con radici molto simili.
Le relazioni con Mosca e con il governo di Meloni
Novak dichiara che le relazioni tra Russia e Ungheria ci sono sempre e state e continueranno ad esistere come quelle tra Europa e Russia. Nel frattempo, il governo magiaro sta cercando di ridurre la dipendenza energetica da Mosca. “Per noi ungheresi e anche per me personalmente il ricordo dell’imperialismo e dell’esercizio del potere sovietico è ancora troppo vivo. Non li abbiamo voluti nel 1956, non li abbiamo voluti nel 1989 e non li vorremmo neanche oggi“.
Poi la presidente parla del suo rapporto con Giorgia Meloni. “Siamo felici di lavorare con leader che difendono gli interessi della loro nazione e con i quali possiamo parlare con una voce di reciproco rispetto – dice Novak. Non è un segreto che con Giorgia Meloni siamo amiche da anni, da quando lei non era ancora presidente del Consiglio né io presidente della Repubblica. La conosco come persona forte, di valori conservatori, aperta al mondo, orientata alla famiglia, che avrebbe dato la vita per la sua Patria. Una persona di parola e affidabile” ribadendo la condivisione di molti valori tra i due paesi.