I presidi contro la Dad al 100 per cento ai licei: “Dobbiamo essere consapevoli del prezzo sociale che pagheremo”.
ROMA – I presidi contro la Dad al 100% ai licei. Antonio Giannelli ha commentato in modo critico la decisione dell’esecutivo di adottare la didattica a distanza per i più grandi: “La sospensione delle lezioni in presenza non sarà senza conseguenze – ha detto il presidente della Associazione Nazionale Presidi – dobbiamo essere consapevoli del prezzo sociale che pagheremo tutti e di quello che pagheranno invece gli studenti: sarà elevato e, purtroppo, ce ne renderemo conto nei prossimi anni“.
I presidi a Conte: “Ritornare il prima possibile alla didattica in presenza”
Giannelli, come riportato dall’Ansa, ha ricordato che “i dirigenti e i docenti sono chiamati a un ulteriore sforzo riorganizzativo ma, malgrado il loro impegno, si rischia un allargamento del divario formativo difficilmente recuperabile“.
E ha lanciato un appello al premier Conte: “Chiediamo con forza che questo periodo, che mi auguro sia breve, venga utilizzato per riorganizzare trasporti e sanità e quindi per permettere, se la situazione dei contagi lo consentirà, una ripresa delle lezioni in presenza anche per le scuole superiori“.
Ritorna la Dad
La didattica a distanza è pronta a tornare ai licei. Il premier Conte nel nuovo dpcm dovrebbe inserire la Dad al 100% per le superiori e, nelle regioni a rischio, anche per gli ultimi due anni delle scuole medie.
La speranza di tutti è quella di poter far tornare il prima possibile gli alunni nelle proprie classi. Molto dipenderà dall’andamento dei curva e dalla riorganizzazione dei trasporti. Difficile, come ipotizzato da Giannelli nei giorni scorsi, un ritorno prima di Natale.
Misure non condivise dalla ministra Azzolina, ma la titolare del Miur ha dovuto cedere al pressing dei rigoristi della maggioranza. Un tema, quello della scuola, che potrebbe dividere la maggioranza anche in futuro.