Con il periodo del cambio stagionale da estate a inverno, torna un tema sempre attuale e molto importante per la sicurezza: la pressione pneumatici.
Di seguito andremo ad analizzare la sua importanza e di conseguenza perché è consigliabile un controllo regolare.
Perché gli pneumatici vanno tenuti a una determinata pressione
Assicurarsi che gli pneumatici siano sempre alla corretta pressione di utilizzo è in primo luogo una questione di sicurezza. Avere pneumatici troppo sgonfi, ma anche al contrario con una pressione troppo alta, inficia sulla tenuta di strada e sulle performance che questi possono garantire. Basti pensare che una situazione pericolosa a seguito di una pressione non idonea si può verificare in curva, dove la maneggevolezza del proprio veicolo può subire delle considerevoli variazioni in negativo.
Altre situazioni dove è ben evidente la differenza prestazionale sono la frenata e la stabilità direzionale, così come in caso di aquaplaning. Va considerato che è più facile ritrovarsi con pneumatici sgonfi piuttosto che troppo gonfi, tuttavia entrambe le situazioni non sono da sottovalutare in termini di tenuta di strada.
I vantaggi di avere gli pneumatici alla giusta pressione
- Comfort di guida – Come abbiamo accennato, il fatto di avere gli pneumatici al giusto gonfiaggio ci permette di guidare con maggior sicurezza, potendoci garantire, infatti, la migliore tenuta di strada. Le frenate di emergenza (ma non solo) avverranno con spazi d’arresto corrette e non troppo lunghe, la tenuta sul bagnato sarà ottimale e in curva la macchina sarà ben ancorata all’asfalto. Tra l’altro, tutti questi fattori si traducono in una guida più confortevole in ogni situazione.
- Consumi ridotti di carburante – La sicurezza è senza dubbio già di per sé una tematica che dovrebbe spingerci a controllare regolarmente lo stato degli pneumatici, ma non andrebbe nemmeno considerato il fattore economico. Bisogna sapere, infatti, che uno pneumatico che per via della pressione non corretta fatica a tenere la strada, tende a surriscaldarsi più del dovuto, con il conseguente degradamento precoce e non uniforme del battistrada. Ne consegue che le gomme avranno una vita minore, ovvero andranno sostituite prima del tempo.
- Impatto ambientale – Non solo vita più breve, ma anche un impatto sull’ambiente non indifferente, e non solo relativamente al loro smaltimento futuro, ma anche nell’immediato sui consumi di carburante. Basti pensare che sono sufficienti solamente 0,3 bar in meno di pressione per avere dei consumi attorno al 1,5% in più di carburante. Facile dedurre quindi come le emissioni di CO2 salgano in maniera considerevole a seguito di una lievissima variazione di pressione.
Controllare la pressione degli pneumatici
A seguito di tutte queste controindicazioni, si evince come sia importante assicurarsi di circolare sempre con la corretta pressione degli pneumatici. È bene effettuare la verifica della pressione almeno una volta al mese, meglio ancora se effettuata con cadenza bi settimanale. In ogni caso è sempre buona norma controllarla prima di un lungo viaggio assieme ai vari controlli dei liquidi e dello stato generale del veicolo. La corretta pressione viene riportata sul libretto di uso e manutenzione della tua automobile.
Solo con frequenti accertamenti, infatti, si può avere la certezza che non ci siano problemi (come una leggera perdita d’aria per esempio), ma anche di poter contrastare le differenze di gonfiaggio dovute alla variazione di temperatura esterna. Questa, difatti, incide parecchio sulla pressione interna agli pneumatici: in relazione all’aumento della temperatura dell’aria di 5,5 gradi centigradi corrisponde l’aumento di 1 PSI all’interno della gomma. All’opposto, in certe zone climatiche molto fredde si può assistere a una perdita di pressione fino anche a 5 PSI, valore considerevole e che quindi va contrastato con un maggiore gonfiaggio.
Come effettuare il controllo
- Pneumatici freddi – Per prima cosa, va precisato che il controllo dovrebbe essere effettuato quando gli pneumatici sono freddi, e cioè quindi prima di avviare l’auto e percorrere un tratto di strada. Così facendo, infatti, non si vanno a considerare fattori esterni come la temperatura dell’aria o il surriscaldamento dovuto all’attrito con l’asfalto, oltre alla stessa luce solare diretta.
- Corretti valori di pressione – La pressione degli pneumatici è riportata sul libretto di uso e manutenzione della propria autovettura. Non troverete mai un valore preciso definito, ma un range entro il quale bisogna stare. Spesso ci si trova ad avere anche differenti valori tra l’asse anteriore e quello posteriore, in special modo se si tratta di un veicolo che può portare anche un certo carico nel bagagliaio. Anche il numero di persone trasportate può influire sulla massa totale del mezzo e quindi sulla pressione migliore da adottare. Dunque, bisogna avere bene presente l’utilizzo nell’immediato che si intende svolgere e settare la pressione nel modo corretto rispettando il range suggerito dal costruttore. Nel caso in cui non dovessi avere con te il libretto, potresti anche trovare i valori riportati all’interno dello sportello del rifornimento carburante, oppure fare affidamento a un rivenditore qualificato di pneumatici.
- Utilizzo di un manometro – A questo punto serve un manometro per poter constatare l’attuale valore di pressione e quindi sapere se è necessario gonfiare (o sgonfiare) gli pneumatici. Il manometro può essere acquistato in un normale rivenditore di accessori per auto, oppure si può usufruire gratuitamente di quelli messi a disposizione nelle aree di servizio. Si trovano varie tipologie, del tipo digitale oppure di tipo più tradizionale a pistola. Entrambi svolgono egregiamente il loro compito con assoluta precisione.
- Controllo della pressione – Adesso basta collegare il manometro alla valvola dello pneumatico dopo aver tolto il tappo di sicurezza. Valutato il valore di pressione si potrà quindi valutare se azionare la pompa per gonfiare lo pneumatico, lasciarlo così com’è oppure sgonfiarlo.
