Il cancelliere tedesco ha ribadito il “no” al price cap durante un discorso tenuto al Bundestag: “L’Unione europea rischia di averne meno.”
In seguito al “no” di Berlino sul price cap, la misura pensata dall’Unione europea per contenere il caro energia a cui stiamo assistendo a livello europeo, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato: “Coinvolgere anche i produttori o si rischia lo stop alle forniture”. Invece, per quanto riguarda la difesa dello scudo da 200 miliardi annunciato dal suo governo a settembre: “Con quello cittadini e imprese al sicuro per due anni e mezzo”.
Il cancelliere tedesco ribadisce il “no” al price cap. Le sue parole durante un discorso tenuto al Bundestag: “Un tetto imposto per legge rischia di farci rimanere senza forniture”. Dopo ha difeso lo scudo anti-rincari da 200 miliardi di euro stabilito dal governo tedesco, asserendo: “Ci proteggerà”.
Il cancelliere ha dichiarato: “Noi guardiamo con grande attenzione alle proposte della Commissione ma un price cap sul gas imposto per legge comporta sempre il rischio che i produttori vadano a vendere altrove e che per noi europei si riducano le forniture”.
E continua: “L’Europa deve accordarsi in stretto contatto con altri partner come Corea e Giappone, in modo da non farci reciproca concorrenza“, dice. Il leader ha anche parlato dell’importanza di coinvolgere ne processo decisionale i produttori: “Sono certo che paesi come Usa, Canada e Norvegia, che insieme a noi sono solidali al fianco dell’Ucraina, non abbiano interesse a che l’energia in Europa diventi impagabile”.
Infine ha concluso: “Lo abbiamo impostato consapevolmente per coprire i prossimi 2 anni e mezzo ed essere attrezzati anche per questo inverno. Anche Francia, Italia e Spagna hanno creato pacchetti di misure del genere.”
Il testo del provvedimento
Il testo del provvedimento invita a “portare avanti con urgenza i lavori su alcune misure proposte della Commissione. Valutandone l’impatto e tenendo conto dei diversi mix energetici e delle circostanze nazionali”. Tra gli interventi, quello del “corridoio dinamico temporaneo dei prezzi sulle transazioni di gas naturale per limitare immediatamente i prezzi”.