“Guerra civile in Russia. Presto un nuovo presidente”: la situazione

“Guerra civile in Russia. Presto un nuovo presidente”: la situazione

Il presidente russo Vladimir Putin afferma in diretta Tv: “Difenderemo la Russia, i traditori saranno puniti”.

Dopo aver attaccato verbalmente i vertici del Cremlino, adesso il capo dei mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, passa ai fatti. Ma per l’intelligence militare russa, si tratta di “un colpo di Stato”, oltre che “una pugnalata alle spalle del Paese e del presidente”.

L’assalto di Prigozhin

“Siamo in 25.000”, una forza “pronta a morire”, afferma Yevgeny Prigozhin esortando i capi delle forze armate russe e i soldati a unirsi per fermarli. desso dichiara di essere al quartier generale dell’esercito russo nella città di Rostov, e di aver preso il controllo di siti militari, compreso un aeroporto.

Così il capo della Wagner assicura che questo “non è un colpo di stato militare, ma una marcia della giustizia“. D’altra parte però la Gru, l’intelligence militare russa, sostiene invece che quello messo in atto dal capo della Wagner è “un colpo di Stato”, oltre cheuna pugnalata alle spalle del Paese e del presidente”.

A Mosca intanto sono state chiuse ai visitatori la Piazza Rossa, il Mausoleo di Lenin e la necropoli vicino al muro del Cremlino. Nella capitale, durante la notte, sono state messe in atto misure di sicurezza, dopo l’appello del capo del gruppo paramilitare.

La protezione di Mosca

I servizi segreti dell’Fsb hanno chiesto ai miliziani della Wagner di arrestare il loro comandante, mentre il comitato nazionale antiterrorismo russo ha aperto un procedimento penale, reato per il quale Prigozhin rischia dai 12 ai 20 anni di carcere.

Mosca è stata blindata con posti di blocco e mezzi militari a protezione dei centri di potere. Le misure di sicurezza sono state rafforzate a Mosca, i siti più importanti sono sottoposti a maggiore sicurezza”, come “gli organi statali e le infrastrutture di trasporto”, ha detto un funzionario delle forze di sicurezza.

Putin : “Situazione difficile”

In un discorso alla nazione in diretta tv, il presidente russo, Vladimir Putin, afferma: Difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da qualsiasi tradimento. Adesso si decide il destino del nostro popolo”. I mercenari che si sono ribellati, spinti alla rivolta con l’inganno dalle ambizioni di Prigozhin, saranno puniti.

Tuttavia, il presidente russo ammette che a Rostov la situazione è difficile. “Saranno adottate azioni ferme per stabilizzare la situazione a Rostov sul Don”, dove “il lavoro degli organi di governo civili e militari è stato di fatto bloccato”.

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