Prigozhin ucciso da Putin? Una fonte dal Cremlino: “Il presidente non perdona mai”

Prigozhin ucciso da Putin? Una fonte dal Cremlino: “Il presidente non perdona mai”

Secondo alcune persone vicine al capo di Stato russo, la morte del leader della Wagner non sarebbe una coincidenza: “Il 23 giugno marciava verso Mosca, il 23 agosto è stato colpito dai missili”.

La morte di Yevgeny Prigozhin è stata annunnciata ieri sera. Il leader della Wagner, che due mesi fa si era rivoltato contro il presidente Putin, è stato coinvolto in un incidente aereo mentre stava viaggiando fra Mosca e San Pietroburgo assieme ad altri importanti figure del gruppo di mercenari. Le vittime, in totale, sarebbero dieci e bisognerà attendere il responso degli esami del Dna per la conferma definitiva. La Wagner, però, ha già affermato con certezza che il suo leader non c’è più, accusando Putin.

Assieme a Prigozhin ha perso la vita anche Dmitry Utkin, il suo vice, casualmente due mesi esatti da quella marcia contro Mosca che il presidente russo aveva definito come “una pugnalata alle spalle“. “Non sono coincidenze – ha raccontato una fonte del governo del Cremlino – Il 23 giugno una marcia su Mosca. E il 23 agosto due missili. I conti tornano“.

Vladimir Putin

“Prigozhin non era più affidabile”

L’incidente aereo – ha commentato un’altra fonte dal Cremlino sul sito indipendente Meduza – non è stato molto sorprendente perché, dopo l’ammutinamento, la sensazione era quella che avrebbe fatto una brutta fine. Insomma, il presidente russo Vladimir Putin non perdona queste cose. Dopo il tentato golpe di due mesi fa Putin era arrivato alla conclusione che il capo del Gruppo Wagner non era più una persona affidabile e gestibile. E secondo la logica, le armi non dovrebbero essere nelle mani di una persona inaffidabile“.

Anche gli uomini della Wagner hanno lo stesso pensiero ed annunciano “conseguenze disastrose” dopo l’assassinio di Prigozhin. “Le persone che hanno dato l’ordine non hanno capito affatto lo stato d’animo dell’esercito e il morale – hanno scritto su Telegram i mercenari -. Che questo sia un insegnamento per tutti. Bisogna sempre arrivare fino in fondo“. I militari si riferiscono alla scelta del loro leader di fermare la marcia contro Mosca due mesi fa.

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