Prima alla Scala: ospiti Meloni, Mattarella e von der Leyen
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Direttore: Alessandro Plateroti

Prima alla Scala: ospiti Meloni, Mattarella e von der Leyen

Teatro alla Scala di Milano

Il 7 dicembre alla Prima della Scala ci sarà anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni insieme al Mattarella e von der Leyen.

Atteso un tris di super ospiti per la Prima della Scala il 7 dicembre. Lo ha annunciato ieri il sindaco di Milano Beppe Sala. Alla Prima andrà in scena l’opera russa Boris Godunov e vedrà sui palchetti d’onore la presidente del Consiglio Giorgia Meloni insieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e anche un’inattesa ospite, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Un tris di figure istituzionali che si troverà per la prima volta insieme soprattutto alla Scala di Milano. La prassi vuole, infatti, che a eventi del genere sia presente o solo il presidente della Repubblica o del Consiglio. Questa occasionalità deriva proprio dall’inedita presenza della numero uno dell’esecutivo europeo.

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Tra gli ospiti il 7 dicembre per il  Boris Godunov del russo Modest Musorgskij ci saranno insieme a loro anche il presidente del Senato Ignazio La Russa e quello della Camera Lorenzo Fontana, oltre ai ministri della Cultura Gennaro Sangiuliano e dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Non ancora certa di esserci la ministra del Turismo Daniela Santanchè, in forse anche il sottosegretario Vittorio Sgarbi.

Teatro alla Scala di Milano
Teatro alla Scala di Milano

La polemica per l’opera russa

A Milano la scelta del Piermarini di aprire la stagione con un’opera russa ha fatto discutere. A sollevare la polemica l’ambasciatore ucraino di Milano che ha chiesto di cambiare titolo. Il sovrintendente Dominique Meyer però ribadisce che non c’entra nulla con il conflitto in corso questa scelta. “Proporre uno dei più grandi capolavori della storia della musica, che è presente nei cartelloni della Scala dal 1909 quando l’aveva voluto Toscanini, non significa appoggiare le decisioni del presidente russo. Anzi, fin dall’inizio della guerra, la posizione del teatro è stata chiara: abbiamo condannato l’aggressione e invocato una soluzione di pace. E con una serie di gesti concreti ci siamo schierati a fianco dell’Ucraina».

Il direttore d’orchestra Riccardo Chailly prima dell’apertura del sipario, eseguirà non solo Fratelli d’Italia, ma anche l’Inno alla Gioia.

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ultimo aggiornamento: 2 Dicembre 2022 10:01

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