Il coronavirus cambia anche la prima della Scala. Stagione teatrale inaugurata dall’evento ‘A rivedere le stelle’.
MILANO – La prima della Scala con l’evento A rivedere le stelle. L’emergenza coronavirus ha portato a cambiare uno degli appuntamenti più attesi nel nostro Paese. L’inaugurazione tradizionale non è stata possibile per la pandemia e quindi si è deciso di dare vita ad una serata speciale caratterizzata d’arte e bellezza.
La prima della Scala
Sono ventiquattro gli artisti che hanno deciso di prendere parte a questo evento speciale, trasmesso in diretta su Rai 1. Ad aprire le danze è stato Luca Salsi con Cortigiani vil razza dannata da Rigoletto. Tra gli artisti anche Vittorio Griolo che, sempre dal Rigoletto, ha proposto La donna è mobile.
Una prima unica per la pandemia. La speranza di tutti è quella di poter riprendere il prima possibile la stagione teatrale e, soprattutto, nel 2021 organizzare una prima con il pubblico presente.
Domingo: “Una prima unica”. Meyer: “Tutti hanno dato quello che potevano”
Tra i protagonisti anche Placido Domingo che ha registrato un ‘aria dell’Andrea Chenier: “Sarà una prima unica, speriamo che sia unica e che questa pandemia finisca. Il pubblico vuole essere qui e noi lo vogliamo. Comunque questa prima sarà ricordata“.
Dominique Meyer, sovraintendente del teatro, si è soffermato sull’impegno di tutti gli addetti ai lavori per garantire la messa in onda di questa prima. “E’ stato molto emozionante vedere che il mondo della lirica ha voluto darci una mano, alla Scala e all’Italia. Tutti in teatro hanno dato quello che potevano dare“, le sue parole riportate dall’Ansa.
Il Teatro della Scala vuole ripartire
Una prima che potrebbe segnare la ripartenza del mondo teatrale e della Scala. La speranza di tutti è quella di poter riaprire il prima possibile strutture e far partire la stagione rispettando le misure anti-Covid.