Prima la violenza, poi le minacce con un coltello: il racconto di una commessa

Prima la violenza, poi le minacce con un coltello: il racconto di una commessa

A Porto Recanati, una commessa testimonia in aula l’abuso sessuale subito durante una serata tra amici: ecco cosa è successo.

Un nuovo capitolo giudiziario si è aperto per il caso di violenza sessuale avvenuto a Porto Recanati nel 2021, che ha visto vittima una commessa. La donna ha ripercorso in tribunale i momenti terribili vissuti quella notte, quando è stata brutalmente aggredita e minacciata da più uomini in un’abitazione privata. Ecco il racconto.

Un incubo per una commessa iniziato con una cena tra amici

Era il 24 aprile 2021 – come riportato da Corriere Adriatico – quando la donna accettò un invito a cena con amici. Nel corso della serata furono consumati vino e cocaina, e in seguito la vittima accompagnò alcuni dei presenti in un’altra abitazione per prendere altro alcol. Arrivati nell’appartamento, la situazione precipitò: la donna fu trascinata con la forza in una stanza, dove fu immobilizzata e violentata.

Loro avranno pesato 300 chili insieme, io arrivavo a 65, non sono riuscita a liberarmi“, ha dichiarato in aula, coperta da un paravento per proteggere la sua identità. La violenza è durata interminabili minuti, lasciandola ferita e traumatizzata. Per questi fatti, due uomini sono stati condannati a cinque anni e quattro mesi di reclusione.

Le nuove accuse e un secondo processo in corso

Mentre i legali degli imputati stanno preparando il ricorso in appello per la condanna subita, un secondo processo è in corso. Questa volta, oltre ai due uomini, è imputato anche il fratello di uno di loro accusato di concorso in cessione di cocaina.

Le nuove imputazioni riguardano minacce aggravate, lesioni e spaccio di droga. La commessa ha ricordato in aula il terrore vissuto dopo la violenza: “Mi ha detto che se avessi parlato avrebbe fatto male a me e ai miei figli“. La minaccia fu accompagnata da un gesto agghiacciante: l’uomo le puntò un coltello da cucina, affermando con tono glaciale: “Le donne che non stanno zitte ci penso io con questo, le ho tutte appese nell’appartamento di fronte“.