Il 24 gennaio si procede con la prima votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica. Ma la partita si deciderà solo tra la quarta e la settima tornata.
Si arriva alla prima votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica senza un’intesa tra le principali forze politiche e con due nomi che circolano con insistenza: quello di Mario Draghi e quello di Pier Ferdinando Casini, i due favoriti che potrebbero giocarsela a partire dalla quarta votazione.
La prima votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica: la diretta
22.00 – La prima votazione si è conclusa con una fumata nera: 672 schede bianche, 49 nulle e 88 voti dispersi. Hanno votato in 976 su 1008 grandi elettori. Maddalena ha incassato 36 voti. Hanno ricevuto voti anche Matttarella, Berlusconi, Cartabia, Bossi, Casellati, Conte e Giorgetti.
18.54 – PRENDE QUOTA IL NOME DI DRAGHI. Al pomeriggio del 24 gennaio il nome caldo in questa corsa al Quirinale è Mario Draghi. La sensazione è che all’interno della maggioranza di governo si stiano facendo i conti per valutare le effettive possibilità di tirare fuori il nome del premier senza bruciarlo.
16.44 – RENZI, “DRAGHI SAREBBE UN OTTIMO PRESIDENTE”. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, parlando con i giornalisti, ha parlato anche di Mario Draghi facendo sapere che sarebbe un ottimo Presidente ma che per portarlo al Quirinale serve un accordo politico.
16.27 – INCONTRO CONTE-TAJANI. Giuseppe Conte ha incontrato Antonio Tajani, figura centrale di Forza Italia.
15.20 – BOSSI IL PRIMO CHIAMATO A VOTARE. Bossi è stato il primo dei Grandi Elettori chiamato a votare. Il senatore ha fatto ingresso nella cabina su una sedia a rotelle.
14.52 – SALVINI INCONTRA MARIO DRAGHI. Nella mattinata del 24 gennaio è andato in scena un incontro significativo tra il Premier Mario Draghi e il leader della Lega, Matteo Salvini.
13.38 – Per la giornata del 24 gennaio è in programma un incontro tra Letta e Salvini.
12.18 – MELONI, LA PROPOSTA DI FDI È CARLO NORDIO.
12.15 – LA STRATEGIA DI GIORGIA MELONI. “Il centrodestra da solo non ha i numeri per eleggere da solo il capo dello Stato ma se rimane compatto, può sicuramente condurre la partita. E per questo l’obiettivo di Fratelli d’Italia è sempre stato quello di lavorare per la compattezza della coalizione e siamo consapevoli di poter incidere in questa elezione, ma non decidere, perché il numero dei grandi elettori di Fratelli d’Italia è molto diverso dal consenso che oggi abbiamo a livello nazionale“, avrebbe dichiarato Giorgia Meloni come emerso a mezzo stampa.
11.45 – CONTE FRENA DRAGHI. Giuseppe Conte, evidenziando come il governo ancora non abbia portato a termine la sua missione, di fatto ribadisce il suo no a Draghi Presidente della Repubblica, allineandosi di fatto a Forza Italia.
11.00 – Il Presidente della Camera Roberto Fico, in occasione dello spoglio, leggerà solo il cognome del candidato indicato sulla scheda. Questo per contrastare il fenomeno delle schede segnate.
Salvo clamorosi colpi di scena, la prima votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica si concluderà quindi con un nulla di fatto. Si tratta di un appuntamento strategico in occasione del quale le forze politiche terranno coperte le proprie carte. Da qui la decisione di lasciare la scheda bianca. Questo consente ai partiti di non mostrare la propria forza e le proprie debolezze. In poche parole, lasciare la scheda bianca significa non mostrare il numero di voti effettivamente a disposizione. Questo per non concedere vantaggi in vista della quarta votazione, quando la corsa al Colle entrerà effettivamente nel vivo.
Le strategie
La sensazione è che la partita per il Colle si deciderà solo tra la quarta e la settima votazione. Nel Centrodestra si attende il nuovo candidato o meglio, stando alle parole di Matteo Salvini, la lista dei nuovi candidati. Naufragata la candidatura di Silvio Berlusconi, si arriva al giorno della prima votazione senza un nome forte dichiarato.
Per quanto riguarda il Centrosinistra, la candidatura di Riccardi è morta sul nascere per le voci contrarie che si sono levate sia nel Movimento 5 Stelle che nel Pd. E alla prova del voto le voci contrarie rischiano di trasformarsi in franchi tiratori che potrebbero mandare a monte la vera elezione, quando sulle schede ci sarà il nome sul quale si punta.
Il testa a testa tra Draghi e Casini
L’intenzione del Centrodestra e del Centrosinistra è quella di arrivare alla scelta di un candidato condiviso. I nomi in corsa sono due: Mario Draghi e Pier Ferdinando Casini. Il primo è il grande favorito nonostante le preoccupazioni dei partiti che temono una crisi di governo in caso di promozione del premier.
Il Mattarella Bis
Tra il 23 e il 24 gennaio è tornata alla ribalta l’ipotesi di un Mattarella bis ma il Presidente della Repubblica ha già detto e ripetuto di non essere intenzionato a proseguire la sua esperienza al Quirinale. No al secondo mandato, quindi, nonostante le speranze del Pd.
Prima votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica, quando si vota: la data e l’ora
Il Parlamento in seduta comune è stato convocato per la prima votazione per il 24 gennaio alle ore 15.00. In caso di fumata nera, si andrà avanti ad oltranza nei giorni a seguire.