Caso Marra, processo a Virginia Raggi: l'udienza in Tribunale
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Direttore: Alessandro Plateroti

Processo a Virginia Raggi, l’accusa chiede 10 mesi

Roma, udienza in Tribunale per Virginia Raggi. Le accuse di Carla Ranieri: quando volevo sostituire Marra con un generale dei Carabinieri la sindaca si fece venire dubbi sulla mia nomina.

ROMA – Giornata importante per la sindaca di Roma Virginia Raggi, imputata per falso in relazione al caso della nomina di Renato Marra, inserito nella direzione del dipartimento del Turismo del Campidoglio.

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Processo Virginia Raggi, l’udienza. Le accuse di Carla Ranieri

Nel corso dell’udienza ha parlato Carla Ranieri, l’ex capo del gabinetto del Comune di Roma che ha descritto la Raggi come una zarina debole. Raffaele Marra non aveva nessuna delega, era formalmente il vice capo di gabinetto ma era il consigliere privilegiato del sindaco“, ha dichiarato la Ranieri come riportato dall’ANSA.

Marra aveva un fortissimo ascendente sulla sindaca  – prosegue la Ranieri, ascoltata come testimone. Erano stati coniati vari epiteti per Marra, eminenza grigia, Richelieu, sottolineando la debolezza della sindaca come quella della zarina ai tempi di Rasputin.

Chiunque si fosse messo di traverso rispetto alle loro ambizioni faceva una brutta fine. Penso a me, quando dissi che intendevo sostituire Marra con un generale dei Carabinieri nel ruolo di vice capo di gabinetto da lì a poco la sindaca si fece venire dubbi sulla mia nomina“.

La deposizione della Ranieri è stata duramente criticata da Virginia Raggi: “Mi è sembrata – riporta Repubblicamolto surreale. Io non la conoscevo bene ma sembrava una persona preparata. Per me era una opportunità avere un magistrato come capo di Gabinetto ma le sue parole quando si è presentata sulla durata del suo mandato mi erano sembrate subito strane. Il codice etico? Non è mai stato applicato. Solamente per Federico Pizzarotti è stato applicato perché non aveva comunicato di essere stato iscritto nel registro degli indagati“.

Virginia Raggi
Virginia Raggi (fonte foto https://www.facebook.com/virginia.raggi.m5sroma/)

Luigi Di Maio: non conosco l’esito del processo ma il nostro codice lo conoscete

Sulla questione Virginia Raggi è intervenuto anche il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio che ha parlato dei possibili provvedimenti da prendere nei confronti della Raggi qualora dovesse essere giudicata colpevole al termine del processo: “Per quanto riguarda il sindaco di Roma, io non conosco l’esito del processo ma il nostro codice di comportamento parla chiaro e lo conoscete“.

Processo Virginia Raggi, le accuse del pubblico ministero

Nell’udienza contro Virginia Raggi è intervenuto anche il pubblico ministero, Paola Ielo: “Se la sindaca – riporta il sito di Sky TG24avesse detto la verità riconoscendo che Raffaele Marra aveva ricoperto un ruolo decisivo nella scelta del fratello, l’apertura di un procedimento sarebbe stata probabile. Era consapevole che avrebbe rischiato di perdere il posto“. L’accusa ha chiesto dieci mesi per la sindaca di Roma.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:47

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