Sono ufficialmente emerse le motivazioni della condanna in merito al lungo e tortuoso processo di Ciro Grillo.
Tempo fa, uscì la notizia riguardante la condanna dei colpevoli in merito al processo Ciro Grillo. A distanza di mesi, come riportato dai principali organi di stampa, sono emerse le motivazioni che hanno poi portato all’esito appena descritto. Sono state stabilite dalla corte del Tribunale di Tempio-Pausania. All’interno di un documento di 72 pagine, si leggono inoltre le motivazioni della sentenza in questione.
Le motivazioni della condanna a Ciro Grillo e agli amici
Il Tribunale ha stabilito che lo stupro messo in atto all’interno del residence dell’imputato principale in Costa Smeralda, è avvenuto in un contesto di inferiorità fisica dovuta all’eccessivo consumo di alcol. Inoltre, è stato messo a referto anche un comportamento brutale esercitato da parte del gruppo.
La giovane è stata infatti indotta a consumare grandi quantità di superalcolici, così che la sua condizione la potesse rendere incapace di difendersi. Da qui nasce la sua condizione di inferiorità psichica e fisica, in quel contesto.
Il documento sulle motivazioni
All’interno del già citato documento di 72 pagine, si legge ciò: “Il gruppo ha agito in un contesto predatorio e di prevaricazione. Non vi è alcun dubbio che gli imputati abbiano, con la loro azione, consapevolmente leso la libertà sessuale della ragazza“.
Il gruppo è stato essenzialmente giudicato colpevole di non aver tenuto conto della condizione di fragilità della vittima, approfittandosi di fatto del suo stato di inferiorità dovuto all’assunzione forzata di superalcolici. Nello specifico, un beverone contenente della vodka.
Quanto appena riportato ha poi causato la condanna in primo grado a 8 anni di reclusione per Ciro Grillo, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, e a 6 anni e 6 mesi di reclusione per Francesco Corsiglia. Le dichiarazioni rilasciate dalla vittima in fase di denuncia, sono risultate dunque conformi alle motivazioni.
