Processo Eternit bis, condannato Schmidheiny a 12 anni di carcere
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Processo Eternit bis, condannato Schmidheiny a 12 anni di carcere

Tribunale

Arriva la sentenza: Stephan Schmidheiny è colpevole. Per lui, 12 anni di carcere e il risarcimento alle famiglie dei 392 lavoratori Eternit morti.

Il processo Eternit bis volge verso una conclusione. Nella giornata del 7 giugno 2023, la Corte d’Assise di Novara, occupata in uno dei filoni del procedimento legale che ha al centro la vicenda dell’industria di amianto del Monferrato, ha dichiarato Stephan Schmidheiny colpevole.

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La sentenza sul processo Eternit bis

sala tribunale

L’imprenditore svizzero è stato condannato a 12 anni di carcere e dovrà risarcire, per milioni di euro, le famiglie delle vittime, lo Stato italiano, il Comune di Casale Monferrato e i sindacati.

392 i lavoratori che hanno perso la vita a causa dell’esposizione ad amianto negli stabilimenti di Eternit: Schmidheiny, indagato dalla Procura di Torino, era stato inizialmente accusato di omicidio volontario con dolo eventuale.

Nel corso dei vari processi, si è però poi passati all’accusa di omicidio colposo aggravato, reato per il quale l’imprenditore è stato infine riconosciuto colpevole dal tribunale di Novara, che, ripetiamo, lo ha condannato al risarcimento in denaro e alla detenzione. Schmidheiny aveva in passato dichiarato che di non avere “intenzione di vedere un carcere italiano dall’interno”.

Il commento del sindaco di Casale Monferrato

Il sindaco di Casale Monferrato, Federico Riboldi, ha rilasciato questo commento in seguito alla notizia della sentenza, riportato da SkyTg24: “Finalmente accanto al nome di Stephen Schmidheiny è comparsa la parola colpevole. È stato riconosciuto come criminale colpevole di omicidio colposo aggravato”.

“Sicuramente la condanna a 12 anni di carcere non soddisfa a pieno la sete di giustizia di un territorio e di una comunità che dopo anni continua a soffrire a causa delle conseguenze di quelle azioni commesse da chi ha anche avuto la responsabilità di fuggire da Casale abbandonando uno stabilimento nel territorio cittadino che era una vera e propria bomba nociva per la salute” ha poi concluso.

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ultimo aggiornamento: 8 Giugno 2023 11:11

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