L’ex primario di Saronno è stato condannato all’ergastolo. Il medico era accusato di 14 morti sospette. La sua difesa: “Non ho agito come lady Macbeth”.
BUSTO ARSIZIO (VARESE) – E’ stato condannato all’ergastolo l’ex primario di Saronno, accusato di 14 morti sospette (undici in corsia e tre nella famiglia dell’ex amante Laura Taroni). La decisione è stata presa dai giudici di primo grado di Busto Arsizio. Il Tribunale ha anche emesso una pensa a 2 anni e 6 mesi per quattro dei cinque medici della commissione che erano stati chiamati a valutare l’operaio del professore dopo la segnalazione di due infermieri.
Le dichiarazione di Cazzaniga prima delle sentenza
Prima della sentenza Leonardo Cazzaniga ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni spontanee: “Oggi è il giorno della dura catastrofe. Ho intrapreso questo percorso con straordinaria arguzia e certosina pazienza. Ringrazio i giudici per avermi permesso di andare a casa in un momento delicato (morte della madre)“.
Non sono mancate le provocazioni agli inquirenti: “Con la loro profonda convinzione della mia colpevolezza, mi hanno indotto a confrontarmi con la mia parte più oscura e cieca. Una consapevolezza così profonda, come quella che loro hanno, non deve basarsi su un pregiudizio. A questa Procura riconosco di non avere usato parole infamanti e ingiuriose nei miei confronti“.
Possibile ricorso in Appello
La Difesa del primario potrebbe valutare il ricorso in Appello per cercare di capovolgere la sentenza di primo grado. La decisione, però, sarà presa solo dopo la pubblicazione delle motivazioni, attese nei prossimi giorni.
Si tratta di un passaggio fondamentale per capire la durata di questo processo che molto probabilmente sembra essere destinato ad arrivare in Cassazione. Una vicenda che ha sconvolto l’intera città di Saronno visto che quando è uscita la notizia dell’arresto tutti sono rimasti sotto shock. Quattordici le morti sospette contestati al medico.
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