Caso Expo, scatta la prescrizione per Beppe Sala: pubblicata la motivazione

Caso Expo, scatta la prescrizione per Beppe Sala: pubblicata la motivazione

Processo Expo, il sindaco di Milano Beppe Sala assolto. Era accusato di falso ideologico e materiale. Per lui è scattata la prescrizione.

MILANO – Processo Expo, scatta la prescrizione per Beppe Sala. In primo grado il sindaco di Milano era stato condannato a sei mesi.

La motivazione

A distanza di tre mesi dalla sentenza, la Corte di Appello di Milano ha pubblicato la motivazione: “Il falso contestato al sindaco Sala non è ritenuto innocuo e di conseguenza privo di rilevanza penale, ma è prescritto“, si legge nel documento riportato dall’Ansa.

Processo Expo, il processo di primo grado

Il sindaco di Milano Beppe Sala era stato condannato in primo grado a sei mesi per il caso Expo. Una condanna meno severa di quella richiesta dalla Procura, che aveva proposto una condanna a tredici mesi per falso ideologico e materiale. La condanna è stata convertita in una sanzione di quarantacinquemila euro. Il primo cittadino aveva fatto sapere di non essere intenzionato a rassegnare le dimissioni.

Il caso dell’appalto per la Piastra

Le indagini che poi hanno coinvolto Beppe Sala sono partite dal caso dell’appalto della Piastra, il contratto più prestigioso dell’Expo.

Stando alle ipotesi presentate dalla Procura, il manager dell’azienda che si stava occupando dell’allestimento della grande Esposizione milanese avrebbe retrodatato gli atti di nomina di due componenti della commissione incaricata di assegnare l’appalto per la Piastra.

Una gara di appalto finita sotto la luce dei riflettori per il suo valore economico. Ad aggiudicarsi l’appalto sarebbe stata la Mantovani. Solo in un secondo momento i vertici di Expo si sarebbero resi conto del fatto che due membri su cinque della commissione non avrebbero soddisfatto i requisiti di compatibilità con il ruolo.

Db Milano 30/01/2019 – Il Presidente del Consiglio incontra il Sindaco di Milano / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Giuseppe Sala

La posizione di Sala

A quel punto Beppe Sala ha proceduto con la sostituzione dei due commissari e con la nomina di due persone incaricate di sostituirli. Lo scopo della mossa del sindaco di Milano sarebbe stato quello di pararsi da possibili ricorsi evitando intoppi nel cammino di avvicinamento all’apertura di Expo.

I provvedimenti di Sala portano la data del 17 maggio 2012 ma sarebbero stati compilati solo il 31 maggio. Quindi retrodatati. Secondo l’accusa il sindaco di Milano ha commesso un falso consapevole delle sue azioni e per uno scopo di utile.