Luca Traini, condannato a 12 anni, la Cassazione nega i domiciliari
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Omicidio Pamela, Cassazione respinge l’istanza della difesa: Traini resta in carcere

Processo a Luca Traini, la Cassazione respinge l’istanza della difesa: resta in carcere.

Si è concluso il processo a Luca Traini, l’uomo che lo scorso 3 febbraio ha terrorizzato la piccola città di Macerata sparando alle persone di colore incontrate sul suo percorso. Il ventottenne è stato condannato a dodici anni di reclusione e la Cassazione ha respinto la richiesta di trasferimento ai domiciliari.

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Processo a Luca Traini

L’uomo è stato ascoltato dai giudici della Corte d’Assise nel corso del processo con rito abbreviato. Per motivi di sicurezza si è deciso di tenere le sedute a porte chiuse.

La Procura ha chiesto dodici anni di reclusione per Luca Traini  per i reati di strage aggravata dall’odio razziale e porto abusivo d’arma.

La difesa di Traini è stata incentrata proprio su questo aspetto. L’uomo ha battuto sul fatto di non aver agito per motivi di odio razziale.

I giudici hanno accolto la richiesta dell’accusa confermando la condanna a dodici anni di reclusione per il ventottenne.

Omicidio Pamela, la Cassazione respinge l’istanza della difesa: Luca Traini resta in carcere

La Suprema Corte ha respinto l’istanza presentata dai legali di Traini nel quale si chiedeva il trasferimento agli arresti domiciliari del soggetto che quindi resta in carcere.

Tribunale
fonte foto https://twitter.com/marziadegiuli

Scusate, ho sbagliato”

Scusate, ho sbagliato – ha esordito Luca Traini parlando ai giudici. Non provo nessun odio razziale, volevo far giustizia contro i pusher per il bombardamento di notizie sullo spaccio diffuso anche a causa dell’immigrazione. Anche la mia ex fidanzata assumeva sostanze -prosegue l’intervento di Traini. In carcere ho maturato una nuova cognizione dei fatti“.

“Non sono matto né borderline. Un poco di buono può essere sia bianco che nero”

Ammesse le proprie responsabilità, Traini si è poi difeso facendo sapere di non essere pazzo ma di aver agito, sbagliando, per assecondare un senso di giustizia: “Ho avuto un’infanzia difficile ma non sono né matto né borderline. Il mio gesto non è collegato al colore della pelle: un poco di buono può essere sia bianco sia nero“.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:57

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