Processo strage di Rigopiano, archiviate accuse per tre ex governatori dell’Abruzzo e per altri 19 imputati.
PESCARA – Processo per la strage di Rigopiano, il Gip ha disposto l’archiviazione per ventidue indagati nell’inchiesta sul tragico evento che ha segnato la storia recente dell’Italia.
Processo Rigopiano, archiviazione per gli ex governatori dell’Abruzzo
Sono state archiviate le accuse a carico dei tre ex governatori dell’Abruzzo (Luciano D’Alfonso, Ottaviano Del Turco e Gianni Chiodi) che erano finiti nel registro degli indagati per non aver predisposto la mappa del rischio valanghe. Secondo l’accusa questa omissione avrebbe contribuito alla tragedia che ha causato la morte di ventinove persone che si trovavano nella struttura travolta dalla slavina.
L’archiviazione e il processo bis sul presunto depistaggio
Non andrà a processo Daniela Acquaviva, la funzionaria diventata famosa per la sua frase “la madre degli imbecilli è sempre incinta, data in risposta al primo allarme da parte del ristoratore. Per la donna, come per altri imputati, restano al momento a carico le accuse legate al processo Rigopiano bis, legato al presunto depistaggio.
La reazione dei familiari delle vittime
L’archiviazione ha scatenato come prevedibile la reazione polemica dei parenti delle vittime.
“Alla fine la colpa sarà di chi stava in hotel, di chi lavorava a Rigopiano e di chi c’è andato in vacanza. Il giudice ha accolto la richiesta di archiviazione nei confronti dei funzionari della Regione e dei personaggi che ci hanno fatto credere che Stefano era vivo, uccidendolo due volte. L’archiviazione è un colpo che fa molto male. Per quanto riguarda me e la mia famiglia non ho parole, mi sento preso in giro dalla giustizia“, ha dichiarato Alessio Feniello, padre di una delle vittime.
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