La professoressa era stata ferita al braccio e alla testa da un suo studente, che l’aveva colpita con un coltello in classe.
Dopo essere stata accoltellata da uno studente 16enne, la professoressa Elisabetta Condò è tornata a casa lo scorso venerdì 2 giugno. Ancora con la testa fasciata e il gesso al braccio, la donna ricorda i momenti di terrori vissuti in classe, senza riuscire a trovare una spiegazione all’accaduto.
L’aggressione in classe
Il fatto risale al 29 maggio, quando l’insegnante 51enne dell’Istituto d’Istruzione Superiore Emilio Alessandrini di Abbiategrasso (Milano), Elisabetta Condò, è stata aggredita in classe da un suo studente. Il ragazzo di 16 anni ha accoltellato la donna mentre si spostava tra i banchi.
La professoressa è stata ferita all’avambraccio e alla testa, ma fortunatamente le ferite riportate non sono state gravi. Dopo essere riuscita a fuggire, Condò è stata trasportata all’ospedale di Legnano per le cure del caso.
L’arresto del 16enne
Il 16enne aveva inoltre minacciato i compagni di classe e li ha costretti a evacuare l’aula, sedendosi poi in fondo all’aula con il coltello e una pistola giocattolo in mano, che sono stati poi confiscati dalle autorità al loro arrivo.
Lo studente è stato arrestato per tentato omicidio aggravato, e al momento è ricoverato nel reparto di Neuropsichiatria adolescenziale dell’ospedale San Paolo di Milano, perché “ha ammesso la propria responsabilità”.
Le dimissioni di Elisabetta Condò
Tornata a casa dopo una settimana di ricovero in ospedale, Elisabetta Condò ricorda i momenti vissuti, raccontando: “Non mi sono resa conto subito di essere stata accoltellata, è durato tutto pochi secondi”. Poi aggiunge: “Non ho una spiegazione, il ragazzo non aveva una situazione critica, non rischiava l’anno. Mi dispiace solo di non aver ricevuto nessuna parola di scuse dalla sua famiglia”.
“All’inizio pensavo di essere stata colpita da qualcosa che cadeva dal soffitto, magari un lampadario”, ricorda Condò in un’intervista a la Repubblica, “tutti gridavano, è stato un momento di grande confusione. Una ragazza della classe vicina mi ha dato una felpa per fermare l’emorragia“.
Aveva ricevuto alcune note, poi c’è stata “qualche piccola ragazzata come lo spray maleodorante sparso in classe insieme ad altri due compagni”. Venerdì 26, invece, la professoressa lo ha salutato prima dell’inizio delle lezioni e “poi è risultato assente”.
La professoressa: “Voglio tornare ad insegnare”
Una volta tolto il gesso al braccio, Elisabetta Condò dovrà iniziare la riabilitazione e spera già in settembre di poter tornare a insegnare alle sue classi. Al 16enne che l’ha colpita augura il meglio: “Spero che lasci presto il carcere e che ritrovi serenità”, ha detto Condò, sottolineando di essere dispiaciuta.
“Non ho ricevuto nessuna parola di scuse dalla famiglia del ragazzo che mi ha aggredita”, ha affermato, “non me lo aspettavo dal ragazzo, che è sicuramente sotto choc, ma almeno dai genitori mi sarei attesa un’espressione di vicinanza o dispiacere”.