Protesta degli agricoltori, il piano di Giorgetti: “Valutiamo esenzione Irpef”

Protesta degli agricoltori, il piano di Giorgetti: “Valutiamo esenzione Irpef”

Giorgetti valuta esenzione Irpef per agricoltori e conferma piano di privatizzazioni.

In un contesto di crescente tensione tra il settore agricolo e il governo, durante un question time al Senato, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha illustrato le intenzioni del governo, menzionando la possibilità di includere questa misura nel decreto legge Milleproroghe, attualmente sotto esame alla Camera.

Fermi gli interventi già adottati e in precedenza ricordati, nonché tutte le altre misure agevolative vigenti per il comparto agricolo, è in corso di valutazione l’intervento in materia di esenzione dell’Irpef per gli imprenditori agricoli,” ha spiegato il ministro.

Giancarlo Giorgetti

Giorgetti: sostegno al settore agricolo e strategie economiche

L’agricoltura italiana si trova dunque al centro di nuove politiche di sostegno, con l’obiettivo di placare le proteste degli agricoltori e offrire un aiuto tangibile a un settore fondamentale per l’economia del Paese. La minaccia di proteste, con trattori pronti a marciare su Roma, ha sollevato preoccupazioni e accelerato la ricerca di soluzioni condivise.

Andrea Papa, uno dei leader di Riscatto agricolo, ha espresso un ultimatum al ministro dell’Agricoltura: “Vogliamo un incontro con il ministro ma finora nessuno ci ha contattato“.

Parallelamente, il governo conferma il suo impegno verso un ambizioso piano di privatizzazioni, con l’obiettivo di realizzare dismissioni e valorizzazioni immobiliari per un totale di 20 miliardi nel triennio, pari all’1% del Pil. Questo programma, come ribadito da Giorgetti: “Non prevede di cedere il controllo che è garantito“.

Focus sul settore energetico e difesa

Oltre alle misure di sostegno all’agricoltura e al piano di privatizzazioni, il governo Meloni si sta concentrando anche sul settore energetico, in particolare sulla questione del canone unico patrimoniale. Giorgetti ha chiarito che è possibile per il Parlamento modificare l’interpretazione di questa norma, a tutela degli utenti finali e per prevenire aumenti delle tariffe.

Nel settore della difesa, invece, emerge la necessità di fondi aggiuntivi per la partecipazione italiana alla nuova missione europea in Mar Rosso, come sottolineato dal ministro Guido Crosetto. Questo impegno richiederà risorse finanziarie aggiuntive, al di là di quelle previste dalla recente legge di bilancio, per garantire una presenza efficace nell’area e contrastare le tensioni in un contesto di conflitto ibrido.