Sri Lanka: le proteste arrivano al palazzo presidenziale

Sri Lanka: le proteste arrivano al palazzo presidenziale

Le dure proteste nello Sri Lanka dei manifestanti contro la grave crisi economica.

Alcuni manifestanti hanno cercato di assalire la residenza del presidente. Le proteste antigoverniste nello Sri Lanka sono esplose questa mattina nella città di Colombo. Una decina di persona ha tentato l’assalto alla residenza del presidente Gotabaya Rajapaksa che preso di mira è scappato per mettersi al sicuro. Continuano le proteste e gli scontri con la polizia che respinge i manifestati caricandoli e lanciando gas lacrimogeni.

Le proteste in Sri Lanka sono esplose oggi dopo mesi di proteste sporadiche che avevano mosso i cittadini contro il governo responsabile della crisi economica. Il paese sta vivendo la peggiore crisi economica dal 1948 ovvero anno in cui ottenne l’indipendenza dal Regno Unito. Il presidente il fuga e il popolo in rivolta a causa della profonda crisi economica e sociale che ha limitato importazioni di cibo, medicine e carburante.

Manifestazione

Il malcontento è arrivato a surriscaldarsi

La popolazione dello Sri Lanka ha chiesto risposte al governo ma non ne sono arrivate mentre la povertà continua a dilagare, il 6% delle persone non aveva accesso all’acqua potabile prima di questa crisi ora la situazione è molto peggio. Le manifestazioni fin qui pacifiche sono diventate violente e aggressive come mostrano i video dell’attacco al palazzo presidenziale perché il popolo è esasperato dalle condizioni.

I manifestanti sventolando bandiere dello Sri Lanka urlavano contro il presidente “vai a casa” che ora è scappato e protetto dall’esercito in cerca di un luogo sicuro ma la rabbia del popolo imperversa e rischia di essere acuita dal silenzio del presidente. Per i 22 milioni di abitanti la colpa della crisi è del presidente e di come non ha saputo proteggere il suo paese. Il malcontento si è acuito nelle ultime settimane quando è venuta a mancare anche la liquidità.