Provano un fucile per caccia da cinghiali, ucciso un amico
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Provano un fucile per caccia da cinghiali, ucciso un amico

Polizia

Dalla carabina è partito un colpo di fucile calibro 30,06, che ha raggiunto l’uomo al cuore uccidendolo sul colpo.

Tragedia avvenuta domenica scorsa a Montereale, nell’Aquilano, dove tre persone provavano una carabina Browning utilizzata per la caccia al cinghiale. L’arma era stata utilizzata con imprudenza e negligenza nel giardino di casa di uno dei tre, facendo partire un colpo verso Fiore Cialfi, un loro amico 64enne che si trovava fuori il cancello di ingresso a circa 10 metri.

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L’accusa

La Procura di L’Aquila accusa di omicidio colposo i tre uomini: il proprietario dell’arma Nazzareno Feliciani, funzionario del Corpo dei vigili del fuoco 58enne in servizio a Roma; Giancarlo Di Giandomenico, 63enne di Marana di Montereale; Antonio Picchioni di 64 anni di San Giovanni di Paganica.

Gli indagati, secondo la procura di L’Aquila, “con imperizia, negligenza, e imprudenza in pieno centro abitato hanno provato la funzionalità dell’arma, sparando, in modo pericoloso e senza prendere alcuna cautela, contro una tavoletta di legno posta all’estremità del giardino, utilizzata come bersaglio”. Il coplo d’arma da fuoco ha colpito al torace Cialfi, che è morto all’istante.

Si accusano gli indagati anche di non aver verificato che l’arma fosse scarica, consegnandola a Feliciani che la maneggiava appoggiandola sul cofano dell’autovettura, una Land Rover Defender, rivolta nella direzione di Cialfi. Dalla carabina è partito un colpo calibro 30,06 che ha raggiunto la vittima al cuore.

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ultimo aggiornamento: 10 Gennaio 2023 16:18

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