Nel carcere di San Vittore, a Milano, una psicologa è stata violentata sotto minaccia: arrestato un detenuto.
La psicologa del carcere di San Vittore è stata violentata da un detenuto, il quale l’avrebbe trascinata in bagno con una scusa, per poi abusare di lei, minacciandola con una lametta. L’uomo è stato arrestato. I dettagli del caso.
Psicologa violentata nel carcere di San Vittore a Milano
L’ha trascinata in un bagno, per poi violentarla: questo è accaduto nel carcere di San Vittore, a Milano, dove la psicologa del penitenziario è stata attirata alla toilette da un detenuto, che ha utilizzato un pretesto, al fine di abusare di lei.

L’uomo, infatti, è riuscito nel suo intento, in quanto l’ha minacciata utilizzando una lametta. Alessandro Merico, 37 anni, dunque, è stato arrestato per la violenza sessuale perpetrata ai danni della donna. Il 37enne era già noto per fatti simili, di cui aveva diversi precedenti. All’interno del penitenziario, lo stesso aveva il ruolo di “scrivano“.
Lo stupro avvenuto al bagno
Il detenuto, dunque, ha utilizzato una lametta per minacciare la psicologa, alla quale avrebbe tagliato la gola se si fosse opposta al rapporto sessuale. L’aveva, infatti, invitata in bagno della barberia, con un semplice pretesto: le aveva chiesto, infatti, una mano a prendere delle sedie.
Di lì a poco, l’uomo ha chiuso la porta velocemente, non permettendole di uscire e minacciandola di morte, qualora si fosse sottratta allo stupro.
Il gip Alberto Caboni ha convalidato l’arresto del 37enne, il quale ha a carico precedenti per violenza sessuale, lesioni personale, rapina e violenza a pubblico ufficiale. Secondo il giudice, dunque, il detenuto potrebbe reiterare il reato, in quanto lo stesso non riesce a frenare i propri impulsi, nonostante si trovi in una struttura carceraria e sorvegliato.