Una studentessa è stata aggredita nel Foro Italico di Palermo. Un 24enne somalo è stato arrestato per violenza sessuale e lesioni personali.
Non solo la terribile sparatoria in una scuola cattolica, nella giornata di oggi Palermo si ritrova a fare i conti con una nuova storia di violenza contro una studentessa americana che è stata aggredita durante la notte di Ferragosto al Foro Italico. Il suo aggressore, un giovane di 24 anni di origini somale, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e lesioni personali.
Un’area già segnata dallo stupro del 2023
Il luogo dell’aggressione è lo stesso dove, nel luglio del 2023, si verificò uno stupro di gruppo ai danni di una diciannovenne, ricorda Leggo.it, trascinata dalla Vucciria in un cantiere affacciato sul mare. Il Foro Italico è una zona frequentata anche da immigrati. Alcuni dei quali fanno i posteggiatori abusivi, altri hanno creato un dormitorio di fortuna in piazza Kalsa, tra tende e giacigli.
Il 9 luglio scorso, nella stessa area, un’altra turista – questa volta svizzera – aveva subito un tentativo di stupro, sventato dall’intervento di una coppia che gestiva una delle bancarelle montate per la festa di Santa Rosalia.
L’aggressione contro una studentessa americana e l’arresto
La giovane, in città per partecipare a un programma di scambio culturale, è stata avvicinata al Foro Italico. L’uomo l’ha assalita colpendola con pugni e mordendola, arrivando a strapparle i vestiti nel tentativo di violentarla. La vittima è riuscita a reagire e a divincolarsi, trovando la forza di chiedere aiuto.
Grazie alla sua dettagliata descrizione, aggiunge Leggo.it, i carabinieri sono riusciti a individuare il sospetto, che si era nascosto tra gli scogli sul litorale, proprio di fronte alle mura delle Cattive. Alcuni cittadini avevano tentato di bloccarlo, ma l’uomo li aveva minacciati dicendo di essere armato di coltello.
I testimoni hanno fornito ai militari informazioni sull’identità e sulle abitudini dell’uomo, che frequenterebbe abitualmente quella zona. “La sinergia tra le forze dell’ordine e la comunità è stata decisiva, dicono i carabinieri. Il fermo della procura è stato convalidato dal gip, che ha disposto la custodia cautelare in carcere.
