A maggio aveva già rinunciato a una kermesse in Russia: come reagirà il Paese adesso dopo l’ultima novità di Pupo?
Dopo le critiche scatenate a maggio – a seguito dell’invito come giurato del festival Road to Yalta in Russia – Pupo ci ricasca e fa nuovamente parlare di sé. Questa volta però, il cantante italiano parteciperà al Festival bielorusso Slavjanskij Bazaar di Vitebsk, evento patrocinato direttamente dal dittatore Alexander Lukashenko.
Il dietrofront dal festival in Russia
Senza dubbio l’artista è molto amato in Russia (e nei Paesi dell’est Europa), e non è la prima volta che vola nel Paese per motivi professionali. Nei mesi passati però, nel mezzo di una guerra che ha coinvolto anche l’Italia, sono state molte le polemiche contro il cantante e la sua decisione, come quelle giunte da Albano.
A maggio scorso Pupo infatti, dovette fare marcia indietro per quanto riguarda il festival russo, a seguito di “minacce reali di persone che si sono insinuate non so come nella mia privacy, e in qualche modo mi hanno fatto riflettere sul da farsi in questa circostanza”.
Pupo in Bielorussia
L’ultimo invito è arrivato invece da un noto festival bielorusso, Slavjanskij Bazaar, che si tiene dal 1992, e che è patrocinato direttamente da Alexander Lukashenko. Sul sito del Festival, si spiega come il dittatore sia “salito sul leggendario palcoscenico dell’Anfiteatro estivo, che da tempo aveva preso sotto il suo patrocinio” ed è “stato è stato accolto calorosamente da un pubblico tutto esaurito”.
Accusato di violare molti dei diritti fondamentali del popolo bielorusso, l’elezione del presidente Lukashenko non è stata riconosciuta dal Consiglio europeo che l’ha definita priva di qualsiasi legittimità democratica.
Il dissenso dell’Europa, e quindi anche dell’Italia, verso il presidente bielorusso fa presumere quindi che nemmeno l’ultima decisione controversa di Pupo sarà accolta a braccia aperte. Per ora il cantante, tuttavia, non ha risposto alle polemiche.
