Gli obiettivi del presidente russo sono cambiati dall’inizio dell’invasione. Ma a cosa punta realmente?
Vladimir Putin aveva iniziato quest’offensiva invadendo l’Ucraina con l’obiettivo di denazificare lo stato confinante. Mirava dunque a deporre il presidente Zelensky considerato dallo zar un neonazista. Per questo voleva “salvare” e “liberare” il popolo filorusso dell’Ucraina che è concentrato nel Donbass. Ma le truppe russe si sono spinte fino a Kiev e fino a Leopoli così come fino ad Odessa mentre ora sottolinea che l’obiettivo è sempre stato solo il Donbass.
Quale sia in realtà l’obiettivo ultimo di Putin non è chiaro. Questa guerra è sempre stata molto ambigua nei suoi intenti. Lo zar aveva chiesto niente Nato per l’Ucraina e Zelensky ha accettato questa condizione non molto dopo l’inizio della guerra. Ma a Putin non è bastato, facendo intendere che per cessare il fuoco e per ritirare le truppe dal territorio ucraino volesse ben altro. Per il Cremlino l’Ucraina non esiste se non in funzione della Russia e quindi non ne riconosce l’autorità e l’indipendenza e la propria sovranità, facendo capire che la sua intenzione fosse quella di assoggettarla e instaurare un potere legato a Mosca.
Cosa vuole in realtà Putin?
Ma anche l’ipotesi di arrivare a Kiev sembra sfumata, oltre i bombardamenti di avvertimento caduti sulla capitale la scorsa settimana. Per l’intelligence Usa però non è finita qui e l’idea che Putin vuole dare di concentrarsi solo sul Donbass e di mirare solo a quel territorio è un’illusione. La presidente dell’intelligence statunitense ha dichiarato che la guerra non finisce qui e che Putin è ancora intenzionato a conquistare tutta l’Ucraina.
In tutto ciò ci sono gli atri possibili fronti aperti con l’Europa. In Moldavia c’è la minaccia della Transnistria, repubblica indipendente filorussa che Mosca crede che gli ucraini e i moldavi possano attaccare da un momento all’altro. Mentre potrebbe essere una minaccia per la stessa Moldavia oltre che per la sponda orientale dell’Ucraina. Inoltre, il Cremlino ha avuto screzi con Norvegia e Lituania per blocchi di treni e navi cargo imposte dalle sanzioni. Ora avverte la Nato dicendo che se i due paesi neo entrati nell’alleanza saranno armati risponderà alle minacce.
La guerra di Putin sembra più una guerra di attrito con l’Unione europea e la Nato più che di conquista del territorio ucraino.