Putin sarebbe disponibile a negoziare un cessate il fuoco con Donald Trump, ma il Cremlino frena.
Il presidente russo Vladimir Putin si dice disponibile a negoziare un cessate il fuoco in Ucraina con l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, pur ribadendo alcune condizioni chiave: nessuna concessione territoriale significativa e l’abbandono, da parte di Kiev, delle ambizioni di adesione alla NATO. La notizia è stata riportata da Reuters e rilanciata dall’Ansa.it, che cita cinque fonti tra funzionari attuali ed ex funzionari russi.
Putin vuole discutere il “cessare il fuoco” con Trump
Secondo queste fonti, il Cremlino potrebbe accettare di congelare il conflitto lungo le attuali linee del fronte. Tuttavia, tre fonti indicano che ci sarebbe margine per discutere la spartizione delle quattro regioni orientali di Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson, attualmente sotto occupazione parziale della Russia.
Nonostante le aperture, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha chiarito la posizione ufficiale della Russia: “Nessuno scenario di congelamento del conflitto ci andrebbe bene”. Peskov ha inoltre ribadito che per Mosca è fondamentale raggiungere gli obiettivi strategici dell’invasione, senza rinunciare ai territori occupati.
Contestualmente, Peskov ha accusato l’amministrazione di Joe Biden di fare “di tutto per continuare la guerra”, facendo riferimento al recente annuncio degli Stati Uniti sulla fornitura di mine antiuomo a Kiev.
L’invito alla calma della Cina
Nel frattempo, l’abbassamento della soglia per l’uso delle armi nucleari da parte della Russia ha suscitato reazioni internazionali. La Cina ha invitato tutte le parti a mantenere la calma e a esercitare moderazione.
Durante un briefing, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha dichiarato: “Tutte le parti dovrebbero lavorare insieme attraverso il dialogo e la consultazione per allentare le tensioni e ridurre i rischi strategici”.
La possibilità di negoziati tra Putin e Trump, unita alle dichiarazioni di Pechino, evidenzia un quadro internazionale estremamente delicato, dove le tensioni militari si intrecciano con sforzi diplomatici e accuse reciproche.
Mentre il Cremlino mantiene una posizione rigida sui suoi obiettivi, la comunità internazionale continua a chiedere moderazione e dialogo per evitare un’escalation irreversibile.