Secondo il leader del Cremlino, Valdimir Putin, il “price cap minaccia il benessere di miliardi di persone”.
La Commissione europea ha approvato il provvedimento del price cap sull’energia. Von der leyen: “Limitare impatto inflazionistico”. A causa delle conseguenze emerse con gli scontri tra Russia e Ucraina, il prezzo dell’energia ha subito forti rimbalzi in tutta Europa.
Durante l’ultima riunione della Commissione, la presidente Ursula Von der leyen ha fatto riferimento all’esigenza di un limite massimo temporaneo al costo del gas, in attesa di un nuovo indice dei prezzi alternativo al Ttf olandese.
Putin: “Price cap minaccia benessere”
Secondo il leader del Cremlino, Valdimir Putin, il “price cap minaccia il benessere di miliardi di persone”. Sulla base di queste asserzioni, la Federazione russa “non agirà contro i suoi interessi”. In occasione della Settimana russa dell’Energia, lo zar ne ha approfittato per comunicare la sua opinione a tutta l’Europa sul tema energia.
Sempre il merito alla questione energia, Vladimir Putin ha continuato asserendo: “Alcuni politici occidentali stanno distruggendo l’economia globale. E stanno minacciando il benessere di miliardi di persone”. E prosegue: “Deve essere chiaro che limitando il prezzo del petrolio dalla Russia o da altri paesi, creando un qualsiasi limite di prezzo artificiale, si aggraverà inevitabilmente il clima degli investimenti nell’intero mondo energetico”, dice.
Invece, per quanto riguarda il polverone di polemiche sollevate dalle falle di Nord Stream 1 e 2 ha ribadito il fatto che si sia trattato di puro “terrorismo internazionale”. Ha detto: “Riguardo al sabotaggio di Nord Stream 1 e 2 non c’è dubbio che si tratti di un atto di terrorismo internazionale il cui obiettivo era mettere a rischio la sicurezza energetica di un intero continente”.
Non a caso i servizi segreti russi hanno scaricato all’Occidente la colpa in merito ai recenti danni verificatisi nei gasdotti Nord Stream 1 e 2. Secondo i russi sarebbe quindi responsabilità dell’Occidente la fuga di gas nel Mar Baltico da Nord Stream. Ci sarebbero anche delle prove a riguardo, che dimostrerebbero le esplosioni incriminate.
L’accusa del Cremlino
A sostenere questa tesi il capo del servizio esterno d’intelligence russa Sergey Naryshkin, citato poi dall’agenzia Ria Novosti. Il capo dell’Svr, Sergey Naryshkin: “Abbiamo già alcuni materiali che indicano la pista occidentale nell’organizzazione e nell’attuazione dell‘attacco terroristico” ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, dice.