Il presidente russo ha rievocato il nemico tedesco e il duce Stalin paragonando la storia di oggi a quella di 80 anni fa a Stalingrado.
In occasione dell’80esimo anniversario dalla battaglia di Stalingrado, Putin paragona l’invasione dell’Ucraina alla lotta contro la Germania nazista. Secondo il presidente russo la storia si sta ripetendo ed esattamente come 80 anni fa che l’Armata Rossa di Stalin fu chiamata a combattere contro i Panzer nazisti, anche oggi si riaffaccia la minaccia dei carri armati tedeschi. Il nemico tedesco è tornato “È incredibile ma vero”, ha detto. “Siamo di nuovo minacciati dai carri armati tedeschi Leopard”.
Parlando a Volgograd – il nome moderno di Stalingrado – Putin ha fatto riferimento anche all’atomica dicendo che “una guerra moderna con la Russia sarà molto diversa per loro” ovvero coloro che cercano di sconfiggere la Russia. “Non manderemo i nostri carri armati ai loro confini, ma abbiamo i mezzi per rispondere. Non ci limiteremo all’uso di mezzi corazzati. Tutti devono capirlo”.
La Russia contro l’Occidente collettivo
Questa frase è stata ripresa dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha detto che “quando l’Occidente collettivo fornirà nuove armi, la Russia farà un uso maggiore del suo potenziale di risposta”.
La battaglia di Stalingrado fu la più sanguinosa di tutta la guerra dove morirono oltre un milione di persone. A Volgograd è stato inaugurato un nuovo busco del leader sovietico Joseph Stalin, accusato tra le altre cose di aver inflitto una carestia nel 1933 all’Ucraina, chiamato Holodomor che uccise circa 5 milioni di persone riconosciuto come genocidio in Bulgaria.
“Ora, purtroppo, vediamo che l’ideologia del nazismo, già nella sua veste moderna, nella sua manifestazione moderna, crea di nuovo minacce dirette alla sicurezza del nostro Paese”, ha detto Putin dicendo di dover respingere di nuovo l’aggressione dell’Occidente.