Il presidente russo dichiara sospeso il trattato Start sulla riduzione di armi nucleari. Putin ha ammesso i test nucleari.
Durante il suo discorso di oggi alla nazione in occasione dell’anniversario dell’invasione russa in Ucraina, Putin ha invitato il ministero della Difesa e Rosatom ad essere pronti per dei test sulle armi nucleari. “Non le useremo mai per primi, ma se lo faranno gli Stati Uniti dobbiamo essere pronti. Nessuno deve farsi illusioni: la parità strategica non deve essere infranta”, ha detto Putin.
La Russia non può permettere agli ispettori americani di visitare i siti nucleari russi mentre Washington è intenta ad infliggere «una sconfitta strategica» a Mosca. «La forza di deterrenza nucleare della Russia è dotata al 90% di armi avanzate: un livello che dovrebbe essere esteso all’intero esercito» ha sottolineato il leader del Cremlino. Inoltre, la Russia sta procedendo con nuove tecnologie per migliorare la preparazione dell’esercito. Putin è convinto che l’armata rossa sia impossibile da sconfiggere sul campo di battaglia.
Il discorso del leader del Cremlino minaccia l’Occidente
«Sospendiamo il trattato, ma non ce ne ritiriamo», ha precisato Putin. Il presidente ha poi invitato il ministero della Difesa e Rosatom ad essere pronti per dei test sulle armi nucleari. «Non le useremo mai per primi, ma se lo faranno gli Stati Uniti dobbiamo essere pronti. Nessuno deve farsi illusioni: la parità strategica non deve essere infranta».
Putin si è rivolto anche all’Italia, in occasione della visita di oggi della premier Giorgia Meloni a Kiev. «La Russia sa essere amica e mantenere la parola data, lo dimostra il nostro aiuto ai Paesi europei, come l’Italia, durante il momento più difficile della pandemia di Covid, esattamente come stiamo andando in aiuto nelle zone del terremoto» ha ricordato il presidente russo.