Disavventura per ben 160 passeggeri che si trovavano a bordo di un aereo che sarebbe dovuto volare da Napoli a Palermo.
Minuti di paura per un volo diretto a Palermo in partenza lo scorso 22 settembre 2024 dall’aeroporto di Napoli. Un aereo che sarebbe dovuto atterrare al Falcone Borsellino per le 20:45 è stato costretto a restare in pista a causa di un forte odore di bruciato che stava arrivando ai passeggeri presenti a bordo, circa 160. All’alta tensione di chi era già seduto e si aspettava di partire si è poi aggiunto il disagio della mancata partenza.
Puzza di bruciato in aereo: i fatti sul volo Napoli-Palermo
Come si apprende da svariati media tra cui Today, ci sono stati diversi minuti di terrore a bordo di un aereo che avrebbe dovuto fare la tratta Napoli-Palermo lo scorso 22 settembre 2024. Il volo, infatti, sembrava essere pronto al decollo ma all’improvviso qualcosa è andato storto. I 160 passeggeri che si trovavano già imbarcati, infatti, hanno lamentato un forte odore di bruciato che ha allarmato tutti.
Da quanto si apprende, la compagnia aerea coinvolta, dopo diversi minuti di attesa e di paura ha cancellato il volo provocando disagi ai passeggeri già a bordo ma anche a quelli che avrebbero dovuto utilizzare il mezzo al ritorno. Non ci sono certezze su cosa sia accaduto ma pare che il problema possa essere stato nell’impianto di raffreddamento.
Le conseguenze per i passeggeri
La compagnia aerea ha quindi informato i 160 passeggeri del volo Napoli-Palermo dicendo: “Siamo davvero spiacenti che il tuo volo sia stato cancellato e ci scusiamo per eventuali disagi causati. Tra le varie opzioni a tua disposizione ora hai il passaggio gratuito a un altro volo di questa compagnia, la scelta di un voucher per il valore del tuo biglietto o la richiesta di un rimborso”.
A descrivere l’accaduto nel dettaglio alcuni passeggeri intervistati da PalermoToday: “Eravamo in perfetto orario, pronti per il decollo. L’aereo era già posizionato sulla pista. All’interno del velivolo però avvertiamo uno strano odore di bruciato“. “[…] Avrebbero dovuto portarci in un altro volo, garantirci di tornare a casa. Ma così non è stato”.
I disagi, in questo senso, sono stati parecchi: “All’inizio hanno provato a tranquillizzarci dicendoci che ci avrebbero garantito un volo alternativo poi non essendocene uno disponibile che ci avrebbero fatto dormire a Napoli a spese della compagnia. Molti hanno scelto di prendere il primo treno […]”, ha raccontato a Today una persona rimasta coinvolta nei fatti.