Dopo l’autosospensione dal gruppo S&D, Cozzolino viene ascoltato dalla commissione Affari giuridici del Parlamento europeo.
L’eurodeputato Andrea Cozzolino, recentemente autosospeso dal gruppo S&D, non ha voluto invocare l’immunità parlamentare per l’attività politica che ha svolto in maniera libera e trasparente, essendo del tutto estraneo ai fatti di reato sullo scandalo “Qatargate” di cui viene accusato. Oggi è stato ascoltato dalla commissione Affari giuridici del Parlamento europeo a Bruxelles.
“Estraneo a tutte le accuse”
Cozzolino si è dichiarato estraneo a tutte le accuse di traffico di influenza, e afferma di avere delle relazioni cordiali con l’ambasciatore del Marocco in Polonia Abderrahim Atmoun. Poi dichiara: “Voglio aggiungere di non aver mai ricevuto somme di danaro, né direttamente né indirettamente, né contrattazioni finanziarie, né per me né per qualsivoglia associazione, fondazione, Ong, impresa o persona fisica”.
L’eurodeputato spiega che le accuse sono basate sul fatto che Francesco Giorgi, ex assistente del principale accusato nel Qatargate Panzeri, lavorasse alle sue dipendenze. Ma il sospetto in base al quale è accusato “potrebbe riguardare, per quanto è generico e aleatorio, ogni e ciascun deputato per ogni e ciascuna attività svolta all’interno del Parlamento europeo”.
Cozzolino evidenzia “la profonda differenza tra il sistema giudiziario italiano e quello belga, che è ispirato a un modello inquisitorio“, un modello che mette gli investigatori in condizioni di “compiere attività che in Italia sono possibili solo sulla base di accuse ed elementi concreti e circostanziati”.
Rinuncia all’immunità
Dopo essere stato ascoltato, l’eurodeputato annuncia che rinuncerà all’immunità parlamentare riconosciuta dalla legge. Il suo avvocato Dezio Ferraro ha poi spiegato che l’attività parlamentare a Bruxelles “è totalmente incompatibile con l’ipotesi di una sua partecipazione a una rete di influenza a favore di questi Stati”.
Continua poi: “Ad ogni buon conto, al fine di consentire l’accertamento della verità dei fatti e di sollevare i membri del Parlamento dalla pressione dei media, ha formalmente annunciato di rinunciare all’immunità concessagli dalla legge”.