Qatargate: Non è un italian job, semmai un socialist job
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Qatargate: Non è un italian job, semmai un socialist job

parlamento europeo

La premier Meloni nella conferenza stampa di ieri ha risposto ad una domanda relativa al Qatargate e lo scandalo al Parlamento Ue.

Sul piano internazionale la presidente del Consiglio ha ribadito il sostegno del suo governo a Kiev e la linea atlantista che lo caratterizza. «Il tema di quello che si investe in difesa riguarda la capacità di una nazione di difendere i suoi interessi. Confermo la volontà dell’Italia di mantenere gli impegni presi con la Nato» ha detto Meloni parlando dell’obiettivo di alzare la spesa militare al 2% del Pil. Un altro tema internazionale è la questione Unione europea, la cui postura di Giorgia Meloni si è ammorbidita molto da quando ha formato l’esecutivo. Ma l’obiettivo è avere più voce in capitolo in Europa e contare di più nelle dinamiche decisionali comuni.

Nel contesto europeo si inserisce anche una domanda relativa allo scandalo che sta travolgendo Bruxelles e le istituzioni europee. La premier ha da subito dichiarato la necessità di fare chiarezza sulla questione del Qatargate ma ieri ha aggiunto che c’è stata una cosa “mi ha molto innervosito”. Ovvero che “molti colleghi internazionali definiscono questi fatti con la locuzione “italian job”, come se fosse una macchia sulla nostra Nazione”.

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Riguarda una famiglia politica non l’Italia

La maggior parte degli indagati al momento infatti, oltre all’ex vicepresidente Kaili, sono italiani ma sono coinvolti anche belgi e probabilmente molti altri di cui non si è ancora a conoscenza. “La vicenda non riguarda solo italiani, anche belgi, greci ed esponenti di altre nazioni” ha chiarito Meloni precisando che il Qatargate “semmai è un tema di partito, un “socialist job”. Se avesse riguardato i conservatori sarebbe stato un “conservative job”.

Lo scandalo quindi non riguarda un paese ma una famiglia politica, e non l’Italia. “Lo dico per difendere l’onore, l’orgoglio e la dignità della Nazione contro attacchi strumentali” ribadisce la premier. “Le responsabilità sono trasversali non fra i partiti ma fra le Nazioni. In passato mi è capitato di denunciare la differenza fra legittimi accordi fra nazioni di tutto il mondo, ad esempio commerciali, e il tentativo di favorire il soft power, il condizionamento che alcune nazioni facevano in Italia e in Europa. Quello che accade ne è la dimostrazione” ha concluso così Meloni.

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ultimo aggiornamento: 30 Dicembre 2022 13:01

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