Quali sono i cibi evitare prima di guidare per non compromettere la tua sicurezza al volante: ecco tutti i consigli.
Non tutti sanno che esistono alcune cibi da evitare – non solo per il colesterolo – ma anche prima di guidare, soprattutto se si deve affrontare un viaggio lungo. Una scelta sbagliata a tavola potrebbe compromettere la soglia di attenzione del conducente, mettendo a rischio la sicurezza propria e quella degli altri utenti della strada.
Per evitare di trovarsi in difficoltà alla guida, è importante dunque sapere quali alimenti evitare e quali, invece, consumare prima di partire. Ecco tutti i consigli.

Cosa mangiare prima di guidare
Per affrontare un viaggio in sicurezza, come riportato da Motorinews24.com, è consigliabile consumare un pasto leggero ma equilibrato. Gli alimenti ideali sono quelli suggeriti anche da un qualsiasi dietologo: uno spuntino vegetariano, della frutta o qualche fetta di pane tostato con il prosciutto cotto. Se si sta per mettersi alla guida dopo un pranzo o una cena, si possono scegliere piatti semplici e leggeri, come un’insalata o una porzione moderata di carne o pesce alla griglia.
Anche le bevande giocano un ruolo importante nella preparazione al viaggio. È consigliato bere solo acqua o – al massimo – un caffè prima di partire, evitando assolutamente l’assunzione di alcol.
Quali sono i cibi che bisogna (assolutamente) evitare
Quando si deve affrontare un viaggio, è fondamentale evitare tutti quei cibi che potrebbero compromettere la lucidità mentale e la capacità di reazione. In particolare, gli alimenti troppo grassi e zuccherati devono essere esclusi prima di mettersi al volante.
Dolci, insaccati, formaggi, carni grasse e primi piatti troppo elaborati possono appesantire la digestione e causare un rallentamento dei riflessi. Questo stato di pesantezza può portare a una maggiore stanchezza e favorire la sonnolenza, riducendo la soglia di attenzione alla guida. Anche i pasti eccessivamente abbondanti possono rappresentare un problema.
Superare le mille calorie prima di un viaggio lungo significa obbligare l’organismo a un processo digestivo impegnativo, che può provocare affaticamento e riduzione della concentrazione.