Quando è corretto rivolgersi al pronto soccorso: ecco tutto quello che devi sapere dall’infettivologo Matteo Bassetti.
“Quando è corretto andare al pronto soccorso?“: lo ha spiegato il professor Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova.
“Il pronto soccorso è una risorsa preziosa, che può fare la differenza tra la vita e la morte. Usarlo correttamente è un dovere civico e un gesto di rispetto verso chi ne ha davvero bisogno“, afferma l’esperto.
Quando è corretto andare al pronto soccorso: lo spiega Bassetti
Secondo Matteo Bassetti, come riportato Genova Today, il pronto soccorso deve essere utilizzato esclusivamente in situazioni di emergenza o urgenza. Questo include condizioni di pericolo immediato per la vita, come: arresto cardiaco, ictus o traumi gravi.
Anche sintomi improvvisi e gravi, come dolori toracici, difficoltà respiratorie, emorragie importanti o gravi reazioni allergiche, richiedono un intervento immediato. Incidenti o eventi che necessitano di una diagnosi e di un trattamento rapido sono altre situazioni che giustificano l’accesso al pronto soccorso.
Quando è meglio rivolgersi ad altri servizi sanitari
Non tutti i problemi di salute, aggiunge Genova Today, richiedono l’intervento immediato del pronto soccorso. “Non bisogna andare al pronto soccorso quando ci sono problemi di salute non urgenti, gestibili dal medico di base o da servizi ambulatoriali“, sottolinea Matteo Bassetti. Lo stesso vale per esami o controlli di routine e situazioni affrontabili tramite la guardia medica.
Andare al pronto soccorso per questioni non urgenti può infatti generare ripercussioni negative sull’intero sistema sanitario. “Ci possono essere conseguenze negative su tempi di attesa più lunghi per tutti, tempi di attesa più lunghi per tutti, sovraccarico del personale riducendo l’efficienza del servizio, stress per i pazienti fragili, che potrebbero non ricevere l’attenzione tempestiva di cui hanno bisogno“, conclude l’infettivologo.
Ecco a seguire un post su Instagram condiviso dall’esperto sull’influenza: