Quando conviene optare per la cessione del quinto come prestito?

Quando conviene optare per la cessione del quinto come prestito?

Esistono precisi momenti della propria vita in cui il bisogno di un prestito può farsi più pressante.

Tra varie e sempre più articolate proposte di finanziamento cui si può andare incontro, ne spicca una in particolare per caratteristiche e modalità di accesso, ossia la cessione del quinto.

cessione del quinto

La cessione del quinto: definizione e caratteristiche

Accedere alla forma di prestito nota come cessione del quinto è oggi sempre più agevole, grazie ai portali online come https://www.prestitiecessionedelquinto.com, pensati appositamente per venire incontro all’utente che desideri chiedere questa modalità di finanziamento. Vale la pena tuttavia spendere qualche parola per chiarire meglio la definizione di questa specifica forma di prestito.

La cessione del quinto è una modalità di prestito che richiede, per il saldo del debito, la cessione di un quinto del proprio stipendio o della propria pensione. Ragionando in termini percentuali, il richiedente si vedrà ridotta del 20% la propria busta paga o la propria pensione, al fine di ripagare ratealmente il prestito elargito dall’ente erogante.

È chiaro dunque che la busta paga del richiedente o la sua pensione rientrano tra le garanzie che dovrebbero tutelare da una parte il pagatore stesso, e dall’altra l’ente creditore. Inoltre, gli importi erogabili sono solitamente maggiori rispetto ad altre forme di prestito personale, senza considerare un altro fattore spesso determinante nella scelta di questa forma di finanziamento: la cessione del quinto rientra tra i prestiti non finalizzati, e dunque non dipende dall’esposizione delle ragioni che hanno portato il richiedente a domandare il finanziamento.

Infine, un ultimo tratto che distingue la cessione del quinto è la durata del periodo di rimborso: questa non può scendere sotto i 24 mesi e non può superare i 10 anni. Un dato utile, quando si vuole avviare una simulazione su https://www.prestitiecessionedelquinto.com/simulazione-prestito-personale-esempi-calcolo-rate/, per verificare se è possibile accedere alla somma richiesta e calcolare quanto tempo sarà necessario per rimborsare quanto dovuto all’ente quanto erogato. Dal piano di rimborso rateale concordato, infatti, dipenderà il comportamento del datore di lavoro o dell’ente previdenziale che effettuerà la riduzione del 20% sulla busta paga o sulla pensione.

A chi conviene la cessione del quinto?

Date le caratteristiche di questa forma di prestito, bisogna in primo luogo calcolare quanto essa sia sostenibile per le proprie entrate. In breve, bisogna valutare se i 4/5 dello stipendio o della pensione restanti consentano di vivere serenamente. Sebbene questo fattore faccia propendere per la cessione del quinto coloro che hanno redditi maggiori, questa forma di prestito si rivela efficiente anche per coloro che, in linea generale, hanno bisogno di un canale di finanziamento veloce e pressocché garantito.

Ovviamente, bisogna tenere conto anche della massima somma erogabile, che è facilmente calcolabile tenendo conto che la rata del finanziamento è fissa, a differenza di altri tipi di prestito. In tal senso, basta prendere in considerazione il 20% del proprio stipendio o del proprio cedolino pensionistico, e moltiplicarlo per 120, ossia il numero di mesi che compongono il periodo massimo di rimborso tollerato, pari a 10 anni. Per fare un semplice esempio, supponendo di ricevere una busta paga pari a 1000 euro, il 20% equivale a 200 euro, che è la stessa somma della rata mensile per il rimborso del finanziamento. Moltiplicando i 200 euro per 120 mesi, si otterrà l’importo massimo erogabile al richiedente: 24.000 euro.

Di conseguenza, la cessione del quito si rivela adatta a chiunque abbia bisogno di somme elevate in breve tempo e stimi di poterle restituire entro 10 anni. I cosiddetti cattivi pagatori, inoltre, non sono esclusi da questo sistema di finanziamento, poiché esistono garanzie specifiche costituite proprio dalla busta paga, gestita dal datore di lavoro, o dalla pensione, gestita a sua volta dall’ente previdenziale. Tra le ulteriori garanzie, si possono annoverare polizze assicurative da contrarre per problemi di salute o rischio vita, con un occhio di riguardo ai pensionati, che dunque non lascerebbero debiti agli eredi, o per la perdita di lavoro, purché involontaria e senza giusta causa.

Infine, si può tenere presente che parte del proprio eventuale TFR può essere utilizzata per il pagamento delle rate, anche se questo implica una maggiore difficoltà per i dipendenti neoassunti di aziende private, magari di modeste dimensioni. Questi soggetti potrebbero non aver maturato un Trattamento di Fine Rapporto tanto consistente da fare da garanzia all’ente creditore, mentre le aziende più piccole potrebbero non essere giudicate abbastanza affidabili dal finanziatore.

I vantaggi della cessione del quinto

Chiudendo l’analisi della gestione del quinto, vale la pena considerarne alcuni vantaggi specifici che lo rendono più interessante rispetto ad altre forme di prestito. Data la garanzia fornita dallo stipendio o della pensione, è infatti particolarmente facile accedere al prestito cessione del quinto, poiché sono queste le garanzie più forti richieste dagli enti.

Proseguendo, rate e tassi di interesse sono fissi: questo elemento rende facilmente calcolabile il piano di rimborso, automatico perché gestito dal datore di lavoro o dall’INPS, nel caso delle pensioni. Infine, il prestito può essere rinnovato al termine del rimborso o estinto anticipatamente, senza complicazioni di alcun tipo.