Quarta dose di vaccino Covid: a chi è rivolta?

Quarta dose di vaccino Covid: a chi è rivolta?

Via alle somministrazioni della quarta dose di vaccino: la percentuale dovrebbe arrivare all’80% oltre i 60 anni di età.

“Tanti contagi, ma non è allarme. Consiglio la quarta dose ai 50enni”, afferma l’ex direttore dell’Ema, Guido Rasi. La situazione pandemica in Cina preoccupa anche la nostra nazione che corre ai ripari introducendo l’obbligo del tampone negli aeroporti per tutti quei viaggiatori proveniente dal Paese cinese. Sebbene lo scenario non desta ancora preoccupazione, è importante non abbassare la guardia.

vaccino Covid

La circolare del ministero della Salute del 29 dicembre scorso, annuncia che la quarta dose è raccomandata per gli over 60 e per gli over 12 con gravi patologie. Inoltre viene altamente consigliata anche a operatori e ospiti delle Rsa, a operatori sanitari e donne in gravidanza. Anche per le persone con età inferiore ai 60 anni possono però richiedere la seconda dose booster, a condizione che siano passati almeno quattro mesi dopo la somministrazione della terza dose.

A chi è rivolto?

Con il crescere della curva pandemica, appare sempre più importante non trascurare il proprio ciclo vaccinale per evitare di contagiarsi con le nuove varianti in continua espansione. Possono richiedere il secondo booster tutti i soggetti che hanno compiuto 12 anni di età, e che già abbiano ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni.

Ovviamente si raccomanda soprattutto a soggetti fragili e over 60, ad alto rischio di contagio e decesso. Sopra gli 80 anni la copertura con quarta dose è del 43% circa. Fra i 70 e i 79 del 30%. Fra i 60 e i 69 sopra al 18%. La percentuale delle quarte dosi dovrebbe arrivare all’80% oltre i 60 anni di età.

Nessun allarme in Italia

Grazie alla larga copertura vaccinale e alla presenza dei migliori vaccini, l’Italia si trova in una posizione avvantaggiata rispetto alle altre nazioni. In Cina, ad esempio, stanno circolando le varianti che erano da noi diversi mesi fa. Nonostante tutto, bisogna restare vigili per individuare l’eventuale presenza di una nuova variante.