Quali decisioni verranno prese in merito alla quarantena? Le regioni iniziano a prepararsi per somministrare la quarta dose.
Alla luce del recente aumento dei contagi da Covid-19, molte regioni stanno ricominciando a preparare le campagne vaccinali per la somministrazione della quarta dose. Si chiama del richiamo-bis dopo il via libera decretato da Aifa.
Stavolta, però, non riapriranno gli hub vaccinali. Le richieste di abolire la quarantena continuano. Anche dentro al governo qualcuno chiede che la quarantena venga abolita, almeno per coloro che risultano essere positivi ma asintomatici.
Aumentano i contagi e, di conseguenza, anche i ricoveri nelle strutture ospedaliere. Attualmente, nove regioni italiane sono a rischio alto. I dati sull’incidenza settimanale a livello nazionale sono di 1.071 ogni cento mila abitanti.
I decessi
Per quanto riguarda i decessi, i numeri sono in diminuzione. Anche i casi di polmonite si sono ridotti esponenzialmente. Rispetto a luglio 2021 abbiamo “cento volte più contagi e quattro volte più ricoveri”. A renderlo noto Enrico Coscioni, presidente di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
È in arrivo il booster della quarta dose, la cui somministrazione riguarda – per il momento – le categorie fragili. Nella fattispecie, si tratta delle persone over 60 e coloro che hanno condizioni patologiche preesistenti che indeboliscono il sistema immunitario.
Secondo quanto stabilito dalla circolare del Ministero della Salute, “l’estensione della platea vaccinale destinataria della seconda razione di richiamo nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-Sars-CoV-2/COVID19”.
Costa: “Il Paese non si deve fermare”
Il sottosegretario della Salute Andrea Costa: “L’obiettivo del governo è quello di una convivenza con il virus. E se di convivenza parliamo, non dobbiamo dare troppo importanza al numero dei contagi, ma dobbiamo monitorare i livelli di occupazione dei nostri ospedali. Possiamo convivere con Sars-Cov-2, il Paese non si deve fermare. Non possiamo tornare indietro. Abbiamo un milione di cittadini in isolamento, positivi ma senza sintomi e, continuando di questo passo, ci troveremo in un lockdown di fatto“.