Quartapelle (Pd): “Il passato fascista della Meloni non passa”

Quartapelle (Pd): “Il passato fascista della Meloni non passa”

La deputata del Partito Democratico Lia Quartapelle si schiera a spada tratta contro Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.

L’ultimo comizio di Giorgia Meloni per Vox, il partito spagnolo di estrema destra che ha molte somiglianze con Fratelli d’Italia a livello di valori, ha fatto discutere molto. Sebbene la Meloni, nel suo discorso, non abbia esposto nel dettaglio linee politiche legate a temi caldi, ma si sia limitata a elencare i valori comuni che uniscono Vox a FdI, le sue affermazioni hanno fatto discutere molto.

Le parole della deputata del Pd

“Nel deserto che sta diventando la destra la Meloni sembra quella con le idee chiare, quella meno peggio degli altri. Ma la realtà è che, sotto sotto, lei è sempre la stessa cosa: parole d’ordine fasciste e un passato che non è mai passato. Lia Quartapelle ha parlato in questo modo dell’ultimo comizio di Giorgia Meloni per Vox. La deputata del Partito Democratico ha dichiarato: “A me preoccupa molto. E’ importante che gli italiani sappiano, che non ci sia un ‘lost in translation'”.

Giorgia Meloni

Rispetto all’intervento della leader di FdI, Quartapelle ha dichiarato: Non si possono avere due facce. Nel suo discorso per la candidata di Vox in Andalusia c’erano tutti i luoghi comuni di questa internazionale di destra, sostenuta finanziariamente dalla Russia, legata alla destra trumpiana che sta dietro all’assalto del Congresso americano del 6 gennaio”. Queste le parole della responsabile Esteri del Partito Democratico all’AdnKronos.

Lia Quartapelle ha inoltre affermato: Quando la Meloni parla di lobby Lgbtq, di trame della finanza, di famiglia naturale come se ci fossero famiglie innaturali, quando definisce l’abisso della morte i legittimi diritti delle donne ad abortire, sta usando le parole d’ordine della destra estrema. Inoltre, si rifà a una politica dell’identità come se ci fosse un attacco alla tradizione. Ma io di attacchi non ne vedo da nessuna parte. La politica dell’identità si fa quando non sai cosa fare sulle politiche sociali o del lavoro.