Il cardinale Pell morto da poco avrebbe avuto un giudizio molto critico nei confronti di Papa Francesco e del suo pontificato.
Nonostante fosse uno dei collaboratori più stretti di Bergoglio, il cardinale George Pell, morto due giorni fa all’età di 81 anni, ha lasciato un appunto segreto contro Papa Francesco. Il cardinale fu incarcerato in Australia per oltre un anno per aver commesso abusi sessuali su minori e per questo lasciò il suo incarico al fianco del pontefice. Lo scorso anno, il cardinale decise di pubblicare il suo giudizio, altamente negativo, nei confronti del pontificato di Francesco.
Il cardinale ha definito, in un articolo sul blog del Vaticano, sotto pseudonimo, che il pontificato di Papa Francesco è “un disastro sotto molti punti di vista” e addirittura una “catastrofe”. Pell scrive che l’attuale gestione della chiesa sposta “Cristo sotto Papa Francesco”, e la Santa Sede avrebbe raggiunto “un basso prestigio”. “I commentatori di ogni scuola, anche se per ragioni diverse… concordano sul fatto che questo pontificato è un disastro sotto molti aspetti; una catastrofe” si legge nell’articolo.
Le pesanti critiche a Papa Francesco
Nell’articolo il cardinale continua a criticare le decisioni del papa che spesso sono state “politicamente corrette”. Inoltre, Pell accusa Bergoglio di non avere detto nulla su questioni di massima importanza internazionale come la violazioni dei diritti umani a Hong Kong e nella Cina continentale e l’invasione russa dell’Ucraina.
Infine, il cardinale delinea i compiti futuri di Papa Francesco. “I primi compiti del prossimo Papa saranno ripristinare la normalità, ripristinare la chiarezza dottrinale nella fede e nella morale, ripristinare un giusto rispetto della legge e garantire che il primo criterio per la nomina dei vescovi sia l’accettazione della tradizione apostolica”. In Vaticano si sono rifiutati di commentare le parole del cardinale Pell, sia il suo segretario personale sia un portavoce del Vaticano.