Con la quota 103, è possibile accedere alla pensione anticipata flessibile attraverso tre opzioni. Vediamo quali sono.
Con al quota 103, è possibile accedere alla pensione anticipata flessibile a patto che si abbiano determinati requisiti. Se questi vengono maturati, per poter usufruire di questa possibilità, si potrà scegliere tra tre opzioni: accedere alla pensione anticipata, proseguire l’attività lavorativa continuando a versare all’INPS i contributi previsti oppure proseguire l’attività lavorativa senza versare i contributi ma ricevendoli in busta paga. Vediamo i dettagli.
Rinuncia all’accredito dei contributi all’INPS
I lavoratori che decidono di usufruire della pensione anticipata flessibile, come spiega ll Sole 24 Ore, possono decidere di continuare a lavorare rinunciando all’accredito dei contributi a proprio carico all’INPS. Questa possibilità è stata introdotta con la legge 192/2022 ma per accedervi, sarà necessario aspettare che il decreto attuativo ottenga via libera dalla Corte dei Conti.
Le tre opzioni
La possibilità di rinunciare all’accredito dei contributi all’INPS, è una scelta del lavoratore che non è obbligato dunque ad attuarla. Il lavoratore che ha i requisiti per accedere alla quota 103, può infatti decidere tra tre opzioni: accedere alla pensione anticipata, continuare a lavorare versando tutti i contributi previsti all’INPS oppure proseguire l’attività lavorativa non versando i contributi e decidere di riceverli in busta paga.
Nell’ultimo caso, il datore di lavoro potrà versare la somma corrispondente ai contributi che non versa all’INPS, all’interno della busta paga. Questo significa che lo stipendio che riceverà il lavoratore a fine mese aumenterà perché non subirà più il prelievo fiscale.
Allo stesso modo però la somma contribuisce ad aumentare l’imponibile fiscale che fa aumentare la quota netta non più uguale alla somma dei contributi non versati, facendo subire un prelievo fiscale maggiore.
La scelta di non versare la contribuzione può essere fatta una volta sola e il lavoratore ha comunque la possibilità di cambiare idea. In questo caso, dal primo giorno del mese successivo al momento della revoca, riprenderanno i versamenti dei contributi e le trattenute.