Ucraina, terrificante risposta della Russia all’invio di carri armati

Ucraina, terrificante risposta della Russia all’invio di carri armati

Una raffica di missili russi sull’Ucraina ha provocato la morte almeno di 11 persone. La Russia ha colpito di nuovo infrastrutture energetiche.

La Russia ha lanciato una nuova raffica di missili e droni esplosivi contro una dozzina di province dell’Ucraina. Secondo le autorità ucraine sarebbero almeno 11 le persone rimaste uccise. Gli obiettivi degli attacchi erano centrali energetiche e infrastrutture, come si sta muovendo la strategia russa negli ultimi mesi per mettere in ginocchio la popolazione. Quest’ultimo attacco è arrivato proprio in concomitanza con l’annuncio di Usa e Germania di inviare carri armati a Kiev.

Come ha dichiarato il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, anche un cittadino della capitale è rimasta uccisa dagli attacchi. Altre due sono rimaste ferite. Secondo l’amministrazione comunale, le difese aeree ucraine hanno abbattuto 15 missili da crociera diretti nella regione. A Zaporizhzhia invece sono morte tre persone e sette ferite per un attacco all’impianto energetico. La raffica russa ha coinvolto un totale di 55 missili di cui sono stati intercettati 47.

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La risposta russa alla promessa occidentale dei carri armati

Secondo il portavoce delle Forze di difesa i droni esplosivi sono arrivati durante la notte prima degli attacchi missilistici, un tentativo da parte di Mosca di sopraffare o distrarre le difese aeree ucraine. La strategia delle forze armate russe prevede un attacco circa ogni due settimane e mira ai siti nevralgici del paese come infrastrutture e centrali energetiche. Non è un caso che questo attacco diffuso su tutta l’Ucraina sia arrivato all’indomani della promessa di 14 tank Leopard 2 da parte della Germania e il permesso da parte di Berlino ai paesi alleati di inviare i suoi carri armati a Kiev, insieme alla promessa d’oltreoceano dell’arrivo di 31 Abrams.

Saranno circa 88 i tank Leopard 2 che arriveranno dai paesi europei in tutto sommati agli Abrams ancora più tecnologici e di ultima generazione dagli Usa. Una svolta decisiva nella guerra che, secondo Mosca, coinvolge direttamente l’Occidente. I carri armati arriveranno, oltre che da Germania e Usa, da Gran Bretagna, Polonia, Paesi Bassi e Svezia che hanno annunciato l’invio. Ora la guerra tra Ucraina e Russia entra in una nuova fase: i carri armati saranno in grado di sfondare le linee di trincea russe.

Una notizia non presa bene dal Cremlino. Il portavoce Peskov ha infatti dichiarato che questa fornitura di carri armati riflette il crescente coinvolgimento dell’Occidente nel conflitto. “Sia le capitali europee che Washington continuano a dire che la consegna di vari tipi di sistemi d’arma, compresi i carri armati, all’Ucraina, non significa assolutamente il coinvolgimento di questi Paesi o dell’alleanza nelle ostilità in corso in Ucraina”, ha detto. “Siamo categoricamente in disaccordo con questo”.

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