A soli 17 anni, abortisce da sola e dopo brucia il feto

A soli 17 anni, abortisce da sola e dopo brucia il feto

Condannata a 90 giorni di carcere e due anni di libertà vigilata per aver bruciato e seppellito il feto che aveva abortito.

In Nebraska, negli Stati Uniti, una ragazza oggi 19enne è stata condannata a 90 giorni di carcere e due anni di libertà vigilata per aver utilizzato la pillola abortiva della madre e per aver bruciato e seppellito il feto. Indagata anche la madre, che è stata complice del fatto.

polizia agente americano usa

Brucia e seppellisce il feto

All’epoca dei fatti, Celeste B. aveva 17 anni ed era nel terzo trimestre inoltrato della gravidanza. Nella primavera del 2022 la giovane ha usato una pillola abortiva che la madre avrebbe ordinato online. Inizialmente la ragazza avrebbe detto agli inquirenti di aver partorito un feto nato morto. 

Tuttavia, secondo gli inquirenti, lei e sua madre Jessica B. (42 anni) avevano pianificato nelle chat su Facebook come ottenere le pillole abortive e poi bruciare le prove. Le due donne avevano seppellito e poi dissotterrato i resti più volte, in punti diversi a nord di Norfolk.

La condanna

“La corte ritiene appropriata la libertà vigilata ma ritiene la reclusione necessaria considerata la serietà del reato e il mancato rispetto della legge”. Così ha spiegato il giudice confermando per la 19enne la condanna a 90 giorni di carcere e due anni di libertà vigilata.

Anche la madre è indagata per aver aiutato la figlia ad abortire quando erano state ormai superate le 20 settimane di gestazione, limite legale che all’epoca era in vigore nello Stato, e per aver maneggiato “resti umani”.

L’indagine è partita nel giugno del 2022, prima che la Corte Suprema Usa annullasse la protezione costituzionale dei diritti all’aborto. All’inizio del 2023, i legislatori hanno approvato un divieto di aborto dalle 12 settimane dopo il concepimento.

Argomenti