Ella Dowling è stata brutalmente aggredita su un autobus da uno sconosciuto. 50 punti di sutura e mesi di recupero.
A novembre, una normale corsa in autobus per Ella Dowling, 19 anni, si è trasformata in un incubo. La giovane, che stava tornando a casa a Cheltenham, nel Regno Unito, è stata vittima di una brutale aggressione da parte di uno sconosciuto, Darren Taylor, un uomo di 53 anni che, in preda all’alcol, ha iniziato a fare commenti offensivi e inappropriati nei confronti di Ella e delle sue amiche.
Quello che sembrava inizialmente solo un comportamento molesto è degenerato rapidamente in violenza fisica.
L’aggressione e le conseguenze per la ragazza
Taylor, ignorando le richieste delle ragazze di lasciarle in pace, ha afferrato Ella e ha iniziato a morderle il viso in maniera feroce, come “un cane con un giocattolo“. La ragazza ha subito gravi lesioni al labbro e alla narice, che hanno richiesto 50 punti di sutura e un intervento chirurgico urgente presso il Gloucester Hospital. L’aggressione, durata circa cinque minuti, ha lasciato non solo ferite fisiche, ma anche cicatrici emotive profonde.
“Il dolore che ho provato in quel momento non lo dimenticherò mai“, ha dichiarato Ella, descrivendo la scena come se l’uomo stesse cercando di strapparle il viso. Taylor è stato arrestato e successivamente condannato a sei anni e nove mesi di carcere per gravi lesioni personali. Nonostante la condanna, per Ella il trauma è ben lontano dall’essere superato.
Il percorso di guarigione dopo l’attacco dello sconosciuto
Dopo l’incidente, la vita di Ella è cambiata drasticamente. Oltre al dolore fisico, ha dovuto affrontare un disturbo post-traumatico da stress (PTSD), che le ha reso impossibile tornare alla sua routine quotidiana. “Non riesco più a prendere l’autobus“, ha spiegato, aggiungendo che deve essere sempre accompagnata da qualcuno per sentirsi sicura. Anche mangiare e bere è diventato difficile, a causa delle ferite riportate.
Nonostante le difficoltà, Ella ha dimostrato una forza incredibile e si rifiuta di essere definita da quell’orribile esperienza. Ha rimandato di un anno l’università, ma nel 2023 è tornata a studiare assistenza sociale, decisa a riprendere in mano la sua vita. “Non sono una vittima, sono una sopravvissuta“, ha affermato con determinazione. La sua storia è un potente esempio di resilienza e della lunga strada verso la guarigione dopo un trauma così devastante.
Dal profilo X di NationalWorld:
"I couldn't scream": Teenager has part of her face "bitten off" by stranger on bus https://t.co/qjE1vY72cP pic.twitter.com/Rix2U2unNm
— NationalWorld (@NationalWorld) October 18, 2024