Ragazza di 18 anni scomparsa a Reggio Emilia dopo essersi opposta a nozze combinate. Si indaga per omicidio.
REGGIO EMILIA -Nuova svolta nel caso di Saman Abbas, la ragazza scomparsa dal 30 aprile a Reggio Emilia dopo essersi opposta a nozze combinate denunciando i propri genitori.
La scomparsa
La data della scomparsa è quella del 30 aprile. La giovane, dopo aver raccontato ai servizi sociali del matrimonio combinato e presentato una denuncia formale, era stata trasferita in una struttura protetta. Poi ha fatto ritorno a casa per riprendere in mano la sua vita. Fino alla data del 30 aprile, quando la giovane è scomparsa nel nulla. Durante le indagini sono emerse informazioni preoccupanti. Il ruolo dello zio, uomo temuto da tutti all’interno della famiglia, il coinvolgimento dei cugini, le testimonianze del fidanzato della giovane.
Ad insospettire gli investigatori è la partenza dei genitori per il Pakistan. La versione ufficiale è quella di un rientro in patria per problemi familiari. Un allontanamento avvenuto senza presentare denuncia di scomparsa della figlia. “Mia figlia è viva – aveva raccontato il padre come riferito da La Repubblica – l’ho sentita e si trova in Belgio. Le ho detto di rientrare per raccontare tutto“.
Caso Saman Abbas, le indagini sulla ragazza scomparsa a Reggio Emilia
Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, anche alla luce dei filmati analizzata, la giovane sarebbe stata consegnata dai genitori allo zio per farla uccidere nella notte tra il 30 e il 1° maggio.
Secondo gli inquirenti la ragazza di 18 anni voleva sottrarsi ad un matrimonio combinato e quindi sarebbe arrivata allo scontro con i genitori e i familiari.
Gli inquirenti ritengono che la ragazza sia stata uccisa: sono indagati i genitori della giovane, due cugini e uno zio della ragazza. Lo zio di Saman, arrestato il 22 settembre, secondo gli inquirenti sarebbe l’uomo chiave della vicenda.
Arrestato il cugino in Francia
In Francia è stato arrestato il cugino della giovane. L’uomo, secondo le ultime informazioni, sarebbe accusato di omicidio e occultamento di cadavere. Gli inquirenti si sono concentrati su di lui dopo aver visionato un video nel quale lo si vede scavare con una pala nei pressi dell’azienda agricola dove il padre di Saman lavorava.
Il cugino di Saman è stato estradato e consegnato alle autorità italiane nella giornata del 9 giugno. Il 28enne, arrestato dopo un mandato di arresto europeo, è uno degli indagati nell’inchiesta sulla scomparsa della 18enne pachistana che si era opposta ad un matrimonio combinato.
Il ragazzo sarebbe uno dei tre uomini ripresi dalle telecamere dell’azienda agricola nella quale lavorava il padre della ragazza. I tre avevano delle pale, un piede di porco e un sacco.
Le intercettazioni
La tesi della Procura sembra rafforzarsi con le intercettazioni pubblicate dai giornali locali e riportate dal Corriere della Sera. Lo zio in chat ha parlato di “un lavoro fatto bene“. E poco prima dell’omicidio la stessa ragazza sentì parlare la madre di “unica soluzione“. Quella di ucciderla?
Il video del 29 aprile
Il video del 29 aprile mostra tre uomini che si dirigono verso la campagna. I tre hanno delle pale, un piede di porco e un secchio. Staranno fuori per almeno tre ore. Proprio nella campagna si cerca il corpo della ragazza. Gli uomini inquadrati sono lo zio di Saman, la ragazza scomparsa, e due cugini, uno dei quali è stato arrestato in Francia. In un primo video analizzato dagli inquirenti si vedeva la ragazza uscire con i cugini e lo zio e non fare più ritorno a casa.
Il fratello: “È stata strangolata”
Il fratello della ragazza avrebbe raccontato ai carabinieri che la ragazza sarebbe stata strangolata. Parole che sembrano confermare le ipotesi investigative.
La trappola della madre
Stando a quanto emerso nella giornata del 16 giugno, la mamma di Saman Abbas avrebbe scritto un messaggio alla figlia quando questa si trovava in una comunità protetta. Nel messaggio la donna avrebbe chiesto alla figlia di tornare a casa. La ragazza, come ricostruito da la Gazzetta di Reggio e come riportato dall’Ansa, anche il messaggio avrebbe deciso di tornare a casa. La mamma della ragazza al momento è indagata per omicidio premeditato in concorso.
L’incidente probatorio, il fratello di Saman: “È stata uccisa dallo zio”
Nell’incidente probatorio il fratello di Saman ha confermato che la ragazza è stata uccisa dallo zio Danish Hasnain. Davanti al Gip il giovane ha confermato la versione dei fatti fornita agli inquirenti.
Sospese le ricerche
Dopo due mesi circa, sono state sospese le ricerche del corpo della ragazza scomparsa il 30 aprile e che gli inquirenti ritengono possa essere stata uccisa dai parenti dopo che si era opposta ad un matrimonio combinato. Proseguono però le indagini. Gli inquirenti sono al lavoro nella speranza di trovare una pista che possa portare alla giovane. Si cercano le persone coinvolte e sospettate dell’omicidio e dell’occultamento del corpo della ragazza.
Arrestato lo zio di Saman: si trovava a Parigi
Danish Hasnain, zio di Saman Abbas, è stato arrestato il 22 settembre alla periferia di Parigi. Gli uomini della polizia hanno eseguito un mandato di arresto valido in tutta Europa. Il soggetto è uno dei cinque indagati per la morte della giovane. L’uomo è stato estradato in Italia alla fine del mese di gennaio e agli inquirenti ha fatto sapere di essere stato incastrato per questioni economiche.
Cartabia firma l’estradizione per i genitori di Saman
La ministra della Giustizia Marta Cartabia ha firmato le domande di estradizione per i genitori di Saman Abbas, indagati per l’omicidio della figlia. Le richieste sono state inviate in Pakistan. I genitori sono ricercati dall’Interpol.
Caso Saman Abbas, arrestato in Spagna un cugino della ragazza
Nel febbraio 2022 la polizia di Barcellona ha arrestato un cugino di Saman Abbas, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere.