Ragazza violentata e abbandonata nuda per strada: il terribile incubo in vacanza

Ragazza violentata e abbandonata nuda per strada: il terribile incubo in vacanza

Una ragazza di soli 15 anni è stata prima violentata e poi abbandonata in strada durante le vacanze ad Alba Adriatica.

In una calda serata estiva ad Alba Adriatica, una località turistica in provincia di Teramo, una ragazza di 15 anni è stata prima violentata e poi abbandonata per strada.

La terribile vicenda, riportata da Leggo.it, vede l’adolescente in vacanza insieme ai genitori, quando ha conosciuto un ragazzo. Ecco cosa è successo.

Ragazza aggredita ed abbandonata per strada: i fatti

Era in vacanza con i suoi genitori, ma desiderosa di trascorrere qualche ora di divertimento in discoteca.

Durante la serata, ha conosciuto un ragazzo di qualche anno più grande e ha deciso di passare del tempo con lui. Quello che doveva essere un incontro spensierato si è presto trasformato in un incubo.

Dopo aver condiviso un drink e una passeggiata lungo la spiaggia, la ragazza si è ritrovata in un vicolo buio e isolato.

È lì che si è consumata la violenza sessuale. Nonostante fosse ferita e sconvolta, la giovane ha trovato la forza di ritornare a piedi dai genitori, seminuda e con evidenti segni dell’aggressione subita.

La famiglia l’ha immediatamente portata all’ospedale di Giulianova, da dove è stata trasferita a quello di Teramo per ulteriori accertamenti.

La denuncia e l’avvio delle indagini

Il giorno successivo, ancora sotto shock, la ragazza si è recata in caserma insieme ai genitori per denunciare l’aggressore.

I medici che l’avevano visitata, confermando la veridicità del suo racconto, avevano già informato i carabinieri, avviando così le indagini.

Grazie all’accurata descrizione fornita dalla vittima e alle tracce di DNA raccolte, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alba Adriatica sono riusciti a identificare il presunto autore della violenza

Il presunto ragazzo conosciuto in discoteca è anch’esso un minorenne. L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni dell’Aquila, è ancora in corso per fare piena luce su tutti i dettagli di questa tragica vicenda.

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