Ragazzo italiano morto a New York, la famiglia accusa il college: “Trattamenti inimmaginabili”

Ragazzo italiano morto a New York, la famiglia accusa il college: “Trattamenti inimmaginabili”

La famiglia del ragazzo italiano morto a New York accusa il college e parla di “trattamenti inimmaginabili”.

Indagini in corso sul caso del ragazzo italiano di 18 anni morto a New York. Il giovane, uno studente del liceo internazionale EF Academy di Tarrytown è stato trovato morto nel campus nella giornata del 18 febbraio. A trovare il corpo senza vita del giovane è stato un compagno di istituto.

New York, ragazzo italiano di 18 anni trovato morto in college

Secondo le primissime ricostruzioni non ufficiali della vicenda, il ragazzo sarebbe morto a causa di un malore. Alcuni media avevano riportato la notizia di un party con gli amici alla vigilia del suo diciottesimo compleanno. Entrambe le ricostruzioni sono state respinte dalla famiglia del giovane, che ha puntato il dito contro il prestigioso istituto.

Ambulanza

L’accusa della famiglia: “Trattamenti inimmaginabili”

Gli avvocati della famiglia Mandia accusano i vertici del liceo internazionale e parlano di trattamenti inimmaginabili“. Non è chiaro, almeno per il momento, a cosa facciano riferimento gli avvocati che seguono la famiglia del ragazzo.

Le indagini: ipotesi suicidio per l’espulsione dal college

Una prima svolta nelle indagini potrebbe arrivare dai risultati dell’autopsia. Gli esami chiariranno effettivamente le cause del decesso e daranno indizi importanti sulle cause e la dinamica della morte.

Con il passare delle ore e dei giorni l’ipotesi che prende quota è quella del suicidio. Gli inquirenti battono la pista del suicidio volontario e puntano la luce dei riflettori sulla vita nel college. Claudio Mandia, la vittima, era stato sospeso dalla EF Academy e ha trascorso tre giorni in una stanza riservata proprio agli studenti espulsi. Sarebbe uscito da questa sorta di isolamento all’arrivo dei genitori. E proprio durante questo isolamento forzato avrebbe preso la decisione di togliersi la vita.

Il ragazzo, secondo le informazioni che emergono, sarebbe stato espulso per aver copiato un compito. Ma su questa ricostruzione ci sono ancora zone d’ombra da chiarire. Gli inquirenti si concentrano sui tre giorni che il diciottenne ha trascorso nella stanza riservata agli studenti espulsi.

I funerali a Battipaglia

I funerali del giovane si terranno a Battipaglia, dove è nato. La sindaca ha voluto ricordare il ragazzo parlando di una persona vivace e solare. Poi ha espresso il suo dolore per la drammatica scomparsa e la sua vicinanza ai familiari del diciottenne.